Milano - Presidio contro la sorveglianza speciale si trasforma in blocco del traffico e corteo

fonte agitazione.noblogs.org

Presidio contro la sorveglianza speciale si trasforma in blocco del traffico e corteo. Cariche della polizia. Qualche ferito, tanta rabbia, molti sorrisi.

Stamattina si è tenuta nel tribunale di milano un'udienza che doveva decidere se applicare la sorveglianza speciale ad un amico,fratello,compagno,studente. Le motivazioni che la questura adduce(la sorveglianza speciale è una misura restrittiva che la questura richiede per persone che considera "socialmente pericolose")sono la sua partecipazione a cortei studenteschi spontanei, blocchi dei flussi e delle stazioni e altri momenti di conflitto che hanno movimentato le piazze di tutta Italia nei mesi scorsi.

Una cinquantina di solidali hanno fatto presenza in aula poi, disgustati dagli inutili deliri della PM, hanno deciso di scendere in strada e srotolare due enormi striscioni. Sul primo campeggiava la scritta NE SORVEGLIATE 1 NE SCATENATE 100 sull'altro SIAMO TUTTI SOCIALMENTE PERICOLOSI. A questo punto è stato dato vita ad un blocco del traffico spontaneo che si è poi trasformato in un piccolo corteo. Bloccati da uno schieramento di polizia gli studenti hanno scelto di determinare il percorso senza concertarlo con i tutori dell'ordine. In continuità con le gioiose esperienze di ottobre, stufi di essere gestiti, irregimentati, imprigionati, hanno voluto riaffermare la loro libertà di movimento, la loro attitudine alla rivolta. Uno degli slogan più gridati era "IL NOSTRO DESIDERIO DI LIBERTA' E' PIU' FORTE DI OGNI AUTORITA'". Una dura ma disordinata carica di polizia ha tentato di arginare ed intimidire i presenti che si sono presto ricompattati per continuare il corteo verso l'Università Statale. Trovatisi nuovamente la strada sbarrata all'altezza di via larga hanno svoltato verso San Babila per poi confluire nel cortile di Scienze Politiche.

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Sab, 21/02/2009 – 01:41
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