Mozione approvata dall’assemblea del 10 marzo ‘07 sugli arresti del 12 febbraio

Sono comunisti, non sono terroristi!

I compagni e le compagne presenti all’affollata assemblea “Difendiamo la solidarietà” del 10 marzo 2007, svoltasi a Milano a Villa Pallavicini, con la partecipazione dell’“Associazione Solidarietà Parenti e Amici degli arrestati il 12-02-07”, degli avvocati difensori, delle strutture che si occupano di solidarietà, di molte e variegate realtà di lotta di classe e antimperialiste, di singoli compagni:
- respingono con forza questa operazione di controrivoluzione preventiva mirante a criminalizzare l’aspirazione e la voglia di comunismo e a chiudere ogni spazio di agibilità politica a tutto movimento di classe e antagonista.
- esprimono la più ampia solidarietà ai compagni arrestati il 12 febbraio scorso ed invitano alla mobilitazione unitaria contro le vessazioni a cui sono sottoposti all’interno del carcere: isolamento totale, perquisizioni continue, posta censurata e a volte bloccata
- Denunciano i tempi, non casuali, in cui si è svolta quest’operazione di polizia.
In prossimità della manifestazione di Vicenza, sulla quale è stato montato, ad arte, un clima di paura e di tensione; in un delicato momento politico per il governo di finta sinistra impegnato in diversi fronti di guerra con una politica estera sempre più aggressiva, imperialista e guerrafondaia, sfociato poi nella sua crisi; alla vigilia di pesanti attacchi ai lavoratori come lo scippo del TFR Denunciano il tentativo di colpire situazioni di lotta e lavoratori impegnati sul posto di lavoro e di creare un inquietante clima di terrore e di caccia alle streghe con il solo scopo di annichilire le voci critiche e controcorrente a questo sistema di sfruttamento. Non fa meraviglia, in tal senso, come i vertici Cgil abbiano utilizzato l'operazione repressiva per tentare di fare piazza pulita del dissenso al suo interno con espulsioni ed in certi casi addirittura la richiesta di licenziamento alle ditte dei lavoratori "sospetti" in quanto rei di aver sempre svelato la reale essenza marcia e venduta dei burocrati sindacali, non sottomettendosi mai alle logiche concertative.
Denunciano altresì come i mass media continuino servili il loro mandato di diffamare e denigrare i compagni incarcerati dipingendoli come traditori dei lavoratori, insultando le loro famiglie e i loro amici. Per questo sono in corso diffide ai giornalisti e ai direttori dei giornali.
Denunciano il tentativo di mettere fuori legge la solidarietà. Basta marciare dietro a uno striscione per venir messi sotto accusa e viene ora puntato il dito inquisitore sugli organismi che in Italia e, persino in Europa, si mobilitano per la solidarietà di classe.
Infine valutano positivamente come il tentativo di impedire che si manifesti la solidarietà e si sviluppi la controinformazione finora sia risultato fallimentare.

L’assemblea si impegna a dare risposta unitaria ed organizzata all’operazione repressiva e lancia da subito i seguenti appuntamenti:
- Presidio sabato 24-03 davanti al carcere di S.Vittore- Milano;
- Pranzo sociale 25-3, a Milano, con luogo da definire, come prima iniziativa economica per le spese processuali;
- Partecipazione, caratterizzata da parole d’ordine “Contro la guerra e la repressione” per il corteo del 25 Aprile di Milano;
- Partecipazione al presidio davanti al carcere di Alessandria domenica 18-3 ore 14.00 contro il regime di EIV (Elevato Indice di Vigilanza) in solidarietà ai compagni e ai prigionieri lì rinchiusi.
Invitano inoltre a rompere l’isolamento e il blocco della posta inondando i compagni con invio di cartoline, lettere, telegrammi.

Tutti i partecipanti all’Assemblea del 10 marzo
Milano 10/3/2007

Lun, 12/03/2007 – 12:02
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