Parigi - Sul processo contro sei compagni colpiti da inchiesta antiterrorismo

da non-fides.fr

Dopo più di tre anni di indagini, alla fine di agosto il giudice Brunaud ha chiuso la fase istruttoria ed ha deciso di rinviare sei compagni davanti al tribunale correzionale antiterrorismo. La data definitiva del processo sarà fissata durante l’udienza preliminare del 13 febbraio, al Tribunal de Grande Instance di Parigi. Alcune date sono già state prenotate, quindi il processo si terrà probabilmente i cinque pomeriggi del 14, 15, 16, 21 e 22 maggio 2012, davanti alla decima camera del tribunale correzzionale di Parigi.

Quattro casi differenti sono stati accomunati in questa istruttoria e saranno quindi giudicati insieme, con il pretesto che si riferirebbero ad una stessa associazione a delinquere con finalità di terrorismo:
- l’arresto, nel gennaio 2008, poco prima di una manifestazione contro il CIE di Vincennes, di tre compagni in possesso di un fumogeno ed alcuni chiodi ritorti;
- l’arresto, qualche giorno più tardi, di due compagni al pedaggio autostradale di Verzon [poco a sud di Parigi, NdT];
- l’accusa, per altri, del tentativo di incendio di un carro attrezzi della polizia, nel maggio 2007, al momento dell’elezione presidenziale di Sarkozy, sulla base di tracce di DNA;
- l’accusa del tentativo di incendio di un pannello di controllo elettrico delle ferrovie, nel maggio 2006, durante le lotte contro il CPA, di nuovo sulla base di tracce di DNA.

Sei compagni - Ivan, Bruno, Damien, Frank (Farid), Inès (Isa), Javier (Juan) – saranno processati; hanno già fatto tra i cinque ed i tredici mesi di carcere preventivo. Dal momento dell’uscita di prigione, sono ancora in libertà vigilata. Questa vieta alla maggior parte di loro di incontrartsi e di uscire dalla Francia senza autorizzazione. Una volta al mese devono anche firmare in commissariato o al tribunale e sono seguiti da un controllore giudiziario (una volta al mese o una volta ogni tre mesi), al quale devono rendere conto della propria situazione professionale. Queste misure di controllo sono cambiate nel tempo in seguito alle numerose richieste degli imputati.

I sei compagni sono accusati di:

- partecipazione ad un gruppo formato al fine della preparazione di atti di terrorismo (tutti e sei)
- fabbricazione di ordigno esplosivo od incendiario (per tre di loro)
- tentativo (o complicità nel tentativo) di degradazione o distruzione di un bene altrui (per tre)
- detenzione e trasporto di prodotti incendiari od esplosivi (per quattro)
- rifiuto di sottoporsi al prelievo del DNA (per tre)
- rifiuto di sottoporsi al rilevamento delle impronte digitali (per tre)

Si noti che gli ultimi cinque capi di imputazione sono tutti “in connessione con un’attività terrorista”. Questi non sono proprio i termini esatti della giustizia, i motivi del rinvio a giudizio sono lunghi dieci pagine, cercheremo di renderli pubblici più nel dettaglio nelle prossime settimane.

Come promemoria, l’insieme di questi casi e delle azioni di solidarietà ad essi legate é raccontato nel dettaglio nel dossier Mauvaises Intentions

per contatti: solidaritesinculpes@riseup.net

Gio, 08/12/2011 – 22:37
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