Parma - Casapound: la risposta degli antifascisti

Tra il 9 e il 10 dicembre 2013, due fascisti di Casapound denunciano di essere stati aggrediti da quattro anonimi armati di catene e coltelli, in merito riceviamo e inoltriamo:

Ci troviamo costretti a dover rispondere alle fantasie dei fascisti di Casapound che, alla ricerca di un minimo di visibilità, stavolta tentano di utilizzare strumentalmente le proteste del cosiddetto "movimento dei forconi", accusando l'area "antagonista" di presunte aggressioni. Se sono accuse, le respingiamo subito al mittente: il movimento parmigiano non ha tempo da perdere dietro alla nullità rappresentata da un gruppuscolo fascista. Il nostro impegno lo spendiamo nelle lotte quotidiane che portiamo avanti da anni: la lotta per il diritto alla casa, per gli spazi sociali aggregativi, al fianco dei lavoratori sotto attacco padronale. Queste pratiche sono il metodo migliore per combattere il fascismo e gruppi come Casapound. Non abbiamo nulla a che fare con la "cultura" dei coltelli e delle aggressioni in dieci contro uno che, invece, hanno sempre contraddistinto i fascisti. La vera aggressione è stata quella che abbiamo dovuto fermare nel maggio 2012 al Circolo Minerva nel quartiere Montanara; in quell'occasione, lo vogliamo ricordare, i fascisti tentarono di assaltare il circolo armati di spranghe, catene e coltelli. A quell'aggressione la città rispose con un numeroso e solidale corteo. Non ci stupisce l'ennesimo piagnisteo nei confronti del sindaco Pizzarotti, nella ricerca dell'agibilità perduta dopo la caduta dell'amministrazione amica Vignali; ma dopo anni di denunce del tutto infondate, non accettiamo di essere utilizzati per squallide operazioni di pubblicità, frutto di vere e proprie menzogne.

Parmantifascista
SPA Sovescio
Rete Antifascista - Parma
Gruppo Azione Palestina
Insurgent City
gruppo anarchico Cieri/Fai
Unione Sindacale Italiana
Rete Diritti in Casa
Kollettivo giovanile autogestito


 

Mer, 11/12/2013 – 22:39
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