Francia, 2005
Beta sp - 82', col
Regia:Pierre Barougier e Alexandre Leborgne
La prigione di Iwahig è un luogo di detenzione unico al mondo: fondato nelle Filippine nel 1904 dall'amministrazione coloniale americana, il carcere è una sorta di fattoria completamente autosufficiente e autoamministrata dagli stessi detenuti che si occupano di coltivare i campi, pescare, tenere i conti. Nell'enorme spazio vicino alla giungla (38.000 ettari circa) i detenuti si possono muovere liberamente e persino vivere con le proprie famiglie. L'organizzazione gerarchica, basata su un metodo di promozione a seconda del merito e dell'anzianità, si è rivelata una modalità efficace in grado di ridurre al minimo l'intervento degli agenti di custodia. Stupito dalla scoperta di un modello di carcere civile, l'antropologo Alexandre Leborgne si è trasferito a Iwahig per incontrare le persone che da anni vi abitano, svelando che la detenzione non sta unicamente nelle celle e nella privazione degli affetti ma è una condizione esistenziale. E mentre la vita sembra procedere come in un qualsiasi villaggio, tra le uscite a pesca e le cene in famiglia, lo spazio sonoro è dedicato alle parole di sofferenza dei detenuti, capaci soltanto di ricordare il loro crimine.