Oramai, a dirlo non sono più solo gli scontenti di professione. Paiono essere preoccupati accademici, banchieri, politici e feccia varia. Tuttavia, questi personaggi dimenticano di dirci che questa società vive da decenni sotto la minaccia dell’autodistruzione, fino ad ora sventata grazie all’immiserimento programmato dei lavoratori e degli esclusi.