Rosta | Condove - Blocchi e resistenza No Tav

riceviamo e pubblichiamo

Lunedì 8 marzo, tra l’una e le due di notte.
Al buio, accompagnata da poliziotti e carabinieri, è arrivata a Rosta una
trivella per il sondaggio 55. L’hanno piazzata in mezzo ad un prato, hanno
chiuso tutte le strade di accesso, piazzando check point persino davanti a
S. Antonio di Ranverso. Sin dalla notte i No Tav si sono dati il cambio a
presidiare, informando la popolazione, sostando nei pressi della rotonda
di fronte agli impianti sportivi.
Intorno alle sei del pomeriggio l’assemblea di piazza si trasforma in
blocco: il cambio della guardia viene ostacolato per oltre un’ora. Le
decine di blindati di polizia e carabinieri posti a guardia della trivella
vengono fermati dalla determinazione a di un movimento che, giorno dopo
giorno, notte dopo notte, resiste alla militarizzazione di strade e paesi,
incurante delle infamie diffuse da media servi del partito trasversale
degli affari.

Alle 21 parte un’assemblea al presidio di S. Antonino, dove, in mattinata,
era piovuta l’ennesima minaccia di sgombero. Respinta ovviamente al
mittente. I signori del Tav occupano militarmente il territorio, i presidi
No Tav ne difendono dall’invasione qualche scampolo.

Finita l’assemblea, intorno alle 23, numerosi No Tav “vanno a prendere il
treno” alla stazione di Condove. Passato l’ultimo treno passeggeri,
salutato dalle bandiere, un locomotore si blocca di fronte al treno
crociato. Il blocco dura circa un’ora.
Qui un paio di foto:
http://piemonte.indymedia.org/article/7902

Domani si ricomincia.
Alla faccia dell’inverno che non vuole finire, alla faccia di certa stampa
che non perde occasione per gettare fango sul movimento. Ultima trovata la
notizia dei due rumeni “pagati” per fare scritte minacciose sul direttore
della “Busiarda”. Un altro tassello della strategia della tensione, ordita
nella speranza di criminalizzare qualcuno, di spaventarne altri, di
spaccare il movimento. Un’illusione. Quando i No Tav hanno voluto dire la
propria lo hanno fatto a viso aperto, con presidi di piazza che
denunciavano le menzogne interessate del giornale diretto da Mario
Calabresi. Una domanda sorge spontanea: a chi conviene indossare i panni
della vittima per nascondere l’indecente campagna ai danni dei No Tav?
Vogliamo scommettere che domani o domani l’altro i gazzettieri dei
quotidiani torinesi se ne inventeranno un’altra?

Prossimi appuntamenti:

- Domani alla trivella di Rosta
- Mercoledì 10 in piazza Madama Cristina a Torino (se non piazzano nuove
trivelle a Torino e cintura)
Ore 17,30 punto info / ore 18,30 assemblea / ore 19,30 cena autogestita
- Mercoledì ore 21 fiaccolata a Rosta

Per info e contatti:
notav_autogestione@yahoo.it
338 6594361

Gio, 11/03/2010 – 12:43
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