Sicurezza, Amato sollecita espulsioni più facili

fonte reuters.it

ROMA (Reuters) - Il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha detto oggi che per fronteggiare la criminalità, soprattutto quella proveniente da rom e nomadi, si devono introdurre nell'ordinamento disposizioni che rendano le espulsioni più semplici.

"E' in atto un vero e proprio esodo di rom dalla Romania per condizioni di non-vita nelle quali hanno finito per ritrovarsi" , ha detto Amato in un'audizione al Senato sulla pubblica sicurezza, introducendo il tema delle espulsioni.

"Sono convinto che il decreto legislativo del febbraio scorso, che attua la direttiva sullo stabilimento dei cittadini comunitari contenga un errore tecnico che ha ridotto la possibilità delle espulsioni", ha detto il ministro. "La direttiva prevede le espulsioni per gravi motivi di ordine pubblico e di sicurezza pubblica e dice che la condanna penale non comporta di per sé l'espulsione".

Il titolare del Viminale sollecita dei chiarimenti rispetto all'attuazione di tale direttiva in Italia.

"Se la condanna penale non comporta di per sé l'espulsione, bisogna altresì precisare che per espellere non è necessaria una condanna penale", ha argomentato Amato.

Il secondo punto del decreto attuativo della direttiva, ha spiegato il titolare del Viminale, attribuisce al ministro dell'Interno il potere di espellere uno straniero per motivi di ordine e sicurezza pubblica. "Ritengo che sia il caso di attribuire questo potere al prefetto per i casi di sicurezza pubblica, lasciando al solo ministro la decisione sull'espulsione per i casi in cui la sicurezza pubblica incida sulla sicurezza dello stato, come è altresì previsto dalla legge Bossi Fini", ha aggiunto Amato. Questo in modo da rendere più snelli i procedimenti.

Il ministro è impegnato nella stesura di un pacchetto di norme anti-criminalità più volte annunciato nelle scorse settimane. Amato ha avvertito che sta valutando alcuni cambiamenti di normativa sulla pubblica sicurezza, ma che il tema centrale nel fronteggiare la criminalità rimane quello della certezza della pena, che ricade nella responsabilità del ministero della Giustizia.

Ven, 28/09/2007 – 00:09
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