Sos dei clandestini, cinque morti a bordo

fonte aginews.it

E' stata raggiunta dalla nave "Spica" della Marina militare la barca di migranti che aveva lanciato un s.o.s. con un telefono satellitare nel Canale di Sicilia, a 70 miglia a Sud di Lampedusa. Contrariamente a quanto era stato riferito nella telefonata, in cui un migrante aveva parlato di cinque cadaveri a bordo, sul natante non c'erano morti. I 42 passeggeri dello scafo, tutti uomini, sono stati imbarcati sulla "Spica". Nelle telefonata di s.o.s. gli immigrati avevano detto di essere in totale 34, ma sono risultati poi in numero superiori. Alcuni di loro hanno raccontato all'equipaggio di aver abbandonato in mare, prima dell'arrivo dei soccorsi, due loro compagni deceduti durante la traversata. Notizia che, ovviamente, la Marina non potuto in alcun modo verificare. Non e' stata invece rintracciata l'altra barca che aveva lanciato un s.o.s. sempre con un telefono satellitare. Chi ha effettuato la chiamata aveva detto che a bordo c'erano in totale 43 persone, tra le quali 11 bambini e 7 donne, e tre cadaveri. Gli immigrati non sono stati in grado di usare il sistema GPS del telefono satellitare e pertanto non hanno indicato la loro posizione esatta. Hanno detto pero' di essere salpati dalla Libia da circa 30 ore. Dopo la telefonata, non c'e' stato piu' alcun contatto con questa imbarcazione, che risulta pertanto dispersa. Le ricerche proseguono, e il comando generale delle Capitanerie di porto ha contattato il gestore della rete telefonica satellitare con sistema "Touraion" per verificare se possa indicare l'area da cui e' stata effettuata la chiamata di soccorso. Le condizioni del mare nel Canale di Sicilia sono intanto in rapido peggioramento e questo sta complicando le ricerche del natante.

Almeno un morto nel naufragio di un barcone carico di immigrati al largo di Portopalo di Capo Passero (Siracusa). Il cadavere e' stato recuperato dagli equipaggi di due motovedette della Guardia costiera, intervenute dopo la segnalazione di un peschereccio. Nella zona sono in corso ricerche perche' si presume che sul natante viaggiassero anche altre persone. L'imbarcazione che si e' rovesciata e' un gozzo in legno di 7 metri: l'equipaggio del peschereccio lo ha visto galleggiare capovolto e ha dato l'allarme. La zona, a 18 miglia a Sud dalle coste siracusane, e' stata raggiunta da due motovedette della Guardia costiera. Il cadavere, quello di un uomo dai tratti somatici nordafricani, e' stato recuperato sotto lo scafo dov'era rimasto intrappolato. Indossava un giubbotto di salvataggio. All'interno dell'imbarcazione, sono stati rinvenuti vari oggetti personali che fanno pensare alla presenza di piu' persone a bordo. C'era anche una trousse femminile e questo fa suppore che ci fossero anche donne. Si ignora al momento quando sia avvenuto il naufragio. Oltre alle due motovedette, sta perlustrando la zona anche un aereo della Guardia Costiera che cerca eventuali superstiti e altre vittime. E' stato richiesto anche l'intervento della nave "Minerva" della Marina militare che stava incrociando gia' in quel tratto di mare.

(AGI) - Palermo, 25 lug. -

Mer, 25/07/2007 – 15:57
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