Torino - Arresti e misure cautelari, tre compagni in carcere [aggiornato]

Apprendiamo che a Torino, in seguito all'emissione di 6 misure cautelari, in mattinata e nell'arco della giornata ci sono stati alcuni fermi e arresti.

I capi di imputazione riguardano la cacciata di un fotografo del fogliaccio xenofobo e forcaiolo "CronacaQui" durante un presidio sotto il Cie di corso Brunelleschi, per cui era stata espulsa una compagna francese.

Delle 6 misure cautelari, quattro sono mandati di custodia in carcere e due di altro genere. I primi hanno portato all'arresto di Paolo, Marta e Greg, mentre un compagno non risulta repreribile.
Rispetto agli altri due provvedimenti cautelari, sappiamo che uno riguarda il divieto di dimora a Torino per una compagna francese, mentre il secondo non è stato probabilmente notificato. La polizia è ancora a caccia.
Durante queste operazioni altri compagni sono stati fermati e trattenuti in questura; Greg è stato pestato e portato in ospedale, quindi trasferito in carcere.

Per scrivere e inviare telegrammi agli arrestati:

Borzì Martina Lucia
Poupin Gregoire Yves Robert
Milan Paolo
C.C. via Pianezza 300
10151 Torino




Alcune pratiche solidali - fonte: macerie

12 aprile. Un’ottantina di persone, tra compagni e solidali, ha dato vita questa mattina ad un vivace corteo per le strade di Aurora e di Porta Palazzo. Non solo al grido di «Greg, Paolo e Marta liberi!», ma anche e soprattutto di «Basta polizia!»: già, perché se oggi come oggi un corteo non riusce certo a liberare tre persone dalla prigione, può riuscire invece a tenere lontana la polizia dal mercato più affollato - e militarizzato - della città. E così, alcuni agenti della Digos, inseguiti, se la sono dovuta dare a gambe; e pure qualche auto di pattuglia è stata costretta a ingranare la retromarcia precipitosamente, tra le risate dei passanti. Del solito pattuglione misto - alpini, vigili urbani e polizia - che setaccia tutti i giorni il mercato non si è vista neppure l’ombra dall’apparire in piazza del corteo in poi. E per finire pure la celere, arrivata in forze quando il corteo era oramai a metà del suo percorso, se ne è rimasta in disparte in via Milano - temendo probabilmente che la situazione divenisse ancora più incontrollabile. Fra tutti, la sorte peggiore è toccata ad un’auto del quotidiano “La Stampa”: colti a scattar foto di nascosto e quindi scambiati per poliziotti in borghese, i giornalisti sono stati inseguiti e la loro macchina ha avuto il lunotto infranto. Secondo alcune fonti, nascosto nell’auto ci sarebbe stato proprio Massimo Numa - il più bugiardo tra i redattori della busiarda. Per lo meno per qualche ora di questa mattina, insomma, niente polizia a Porta Palazzo.

I tre arrestati di ieri stanno tutti bene - anche quello picchiato durante l’arresto. Lunedì mattina saranno interrogati in carcere dal giudice. Dei due compagni ricercati, quello che aspettava solo la notifica del divieto di dimora è stato fermato questa mattina mentre passeggiava tranquillamente per il quartiere e liberato dopo poche ore. L’altro è ancora uccel di bosco: alle Vallette dovranno ancora aspettare.

E, a proposito di Vallette, nel tardo pomeriggio di venerdì una cinquantina di amici e solidali dei tre arrestati si raduna nel prato dietro il carcere per salutarli con striscioni, slogan e petardi. Quando alcuni si arrampicano sulle cancellate per salutare meglio i detenuti, una macchina della polizia penitenziaria si avvicina, ma viene allontanata a pietrate. Il saluto termina tra i fuochi artificiali, e i manifestanti si allontanano prima che la celere arrivata sul posto riesca a schierarsi.

Leggi il volantino distribuito durante il corteo di questa mattina
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15 aprile. Nella notte ignoti vandalizzano una filiale dell’Unicredit in corso Brescia. Accanto alle vetrine in frantumi, la scritta “fuoco alle galere”. Per gli inquirenti il gesto sarebbe da ricollegare ai tre arresti avvenuti a Torino giovedì.

18 aprile.

Gio, 11/04/2013 – 18:43
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