Torino - Fassino: attenti ai No Tav tra i pacifisti ci sono eversori

Il sindaco: «Non sottovalutare le minacce a Caselli: anni fa cominiciò così»


TORINO - «Quello che sta accadendo al procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli è molto grave. L’escalation di minacce e intimidazioni è un copione già visto. Attenzione al movimento No Tav: insieme a pacifici e legittimi contestatori della linea ad alta velocità, ci sono soggetti che puntano all’insurrezione».

È quanto afferma in una intervista alla Stampa, il sindaco di Torino, Piero Fassino, dopo gli ultimi episodi di contestazione che hanno riguardato Caselli. «Sarebbe sciocco - spiega Fassino - non vedere che in una fase di crisi in cui si manifestano anche fenomeni di disagio sociale ci può essere il rischio che qualcuno sia tentato di trasformarlo in atti violenti ed eversivi». Di qui la necessità di una reazione molto ferma di fronte ad atti intimidatori come quelli contro Caselli. Difendere la convivenza è responsabilità di ciasucno di noi».

Fassino evoca anche il parallelo con gli anni di piombo. «Allora - ricorda - non capimmo subito, c’erano lettere minatorie minacce e volantini che indicavano bersagli..si arrivò ai colpi di pistola». Sull’inchiesta del procuratore Caselli che ha portato anche ad alcuni arresti di frange estreme dei No Tav, Fassino osserva: «Conoscendo il procuratore e il suo metodo sono certo che le accuse sono state valutate con attenzione e i giudici hanno confermato».

fonte: La Stampa

Gio, 23/02/2012 – 12:58
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