Torino - Rivolta in corso Brunelleschi

fonte macerie, sabato 15 agosto

Dopo un’ora e mezza passata sui tetti, i venti reclusi che hanno
protestato questa notte sono scesi. La situazione rimane tutto sommato
calma, ma molti detenuti sono molto provati dallo sciopero della fame
e qualcuno l’ha interrotto.
a presto aggiornamenti

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Questa notte, intorno alle due e trenta, una ventina di reclusi di
Corso Brunelleschi sono saliti sul tetto del Centro per protesta.
Non abbiamo ancora notizie certe su come sia proseguita la protesta e
vi informeremo appena sarà possibile. Sta di fatto che ad una
settimana dall'entrata in vigore delle norme del pacchetto sicurezza
ci sono state cinque sommosse e circa un centinaio di posti nei Centri
rimarranno inagibili per un po'. Siamo in piena battaglia.


venerdì 14 agosto

ore 23.30 Il ragazzo che è salito sul tetto del Centro è stato fatto scendere
pochi minuti fa: ha una gamba sanguinante, ma non si sa se si è
tagliato o è stato picchiato. In questo momento la polizia marca
stretto i reclusi, che fanno fatica pure a comunicare tra di loro e
con l'esterno, per cui è difficile avere notizie chiare.
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ore 23. Un deternuto di corso Brunelleschi da almeno una mezz'ora si trova sul
tetto del gabbiotto, per protesta, e non vuole scendere.

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ore 22. Dopo una giornata intera di telefonate e di insistenza, la Croce Rossa
cede e distribuisce l'acqua ai reclusi di brunelleschi: Che ci
chiedono di girare a tutti i solidali il loro ringraziamento:
"ragazzi, siete grandi!"

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ore 20 Poco fa, un ragazzo si e' ferito gravemente sbattendo la testa contro
la porta, c'e' molto sangue per terra e la Croce Rossa non fa nulla,
anzi ride e scherza e manda affanculo i reclusi.
In più da questa mattina la Croce Rossa nega l'acqua a chi è in
sciopero della fame: o mangiate e bevete, dicono, oppure nulla.

Vi invitiamo a continuare a telefonare al centro per protestare. C'è
un numero nuovo, rispetto al solito: 0115589918.
E poi i soliti numeri:

0115588778
0115589815

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Il secondo giorno di sciopero della fame al Cpt di corso Brunelleschi
è già un giorno di rivolta. Dopo aver rifiutato il cibo a colazione e
a pranzo, i reclusi nel pomeriggio cominciano a gridare tutti assieme
«libertà! libertà!». Esasperati dalle condizioni di reclusione,
preoccupati per la salute di alcuni reclusi svenuti per i primi
effetti dello sciopero della fame, in contatto con il centro di via
Corelli a Milano in lotta da giorni, resisi conto che l’estensione a
180 giorni di reclusione li colpisce direttamente, rincuorati da un
rumoroso presidio improvvisato fuori le mura, dentro cominciano a
spaccare il primo ostacolo che li separa dalla libertà: le porte. La
polizia, che da ieri gira in tenuta antisommossa, carica. E per ben
due volte i reclusi tengono, non fuggono, resistono. Alla terza carica
la polizia e i militari riescono a sfondare, e picchiano giù duro. Nel
frattempo, il presidio fuori viene disperso da poliziotti e alpini. In
serata, la situazione si tranquillizza, e la polizia vuole l’ultima
parola, con una specie di perquisa con cani e macchine fotografiche.

Ascolta una diretta con un compagno di Torino e una con un recluso di
corso Brunelleschi su:
http://www.autistici.org/macerie/?p=18003

Dom, 16/08/2009 – 14:33
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