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Ferro Italia 16/10/2003
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Mafia Multinazionale

La FERRO ITALIA chiude per MAFIA

Vi raccontiamo le violenze subite dai Lavoratori.
La storia assurda e brutale della volonta' della Ferro Italia di chiudere un sito produttivo, che nel 2002 ha avuto un utile di 4.6 milioni di €. Storia della strategia mafiosa della direzione aziendale e di un' accordo sindacale che dichiara la chiusura dello stabilimento senza una valida motivazione, che produce atti discriminatori verso i lavoratori "scomodi", violazione dei mansionari, interi reparti senza responsabile, il travaso delle materie prime effettuato mettendo a rischio la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente circostante. La cosa grave è che i "mammasantissima" della Ferro, violando gli accordi, stanno utilizzano i lavoratori presenti in fabbrica (non costretti a "ferie forzate") non per la cessazione dell’attività produttiva ma per per continuare le produzioni di cui il mercato della Ferro Corporation ha bisogno.

I Capi reparti presenti in fabbrica hanno assunto un tono determinato contro chi ostacola le loro operazioni di servilismo e i sindacati invitano chi manifesta il suo dissenso , cioe' i lavoratori, alla "cautela", a "stare attenti alle strumentalizzazioni" a non dare credito agli "allarmismi ingiustificati, a non "inscenare proteste plateali per cose che non esistono". I delegati alla RSU, Cisl e Cgil, dicono che tutto va bene e si spingono fino ad affermare: “andatevi a lamentare con l’azienda cosa volete da noi ? ”.

Lunedì mattina i lavoratori della Ferro tornano davanti ai cancelli a pretendere una Assemblea dei Lavoratori che porti alla luce del sole tutte le violazioni in atto nella fabbrica. A Pretendere un nuovo accordo che parli della necessità del loro stabilimento, dei loro bisogni, dei loro diritti negati.

Aggiornamenti:
14.11 -->Verbale di conciliazione
27.10 -->Consiglio comunale di Cannara
21.10 -->Promemoria di accordi rimasti su carta
16.10 -->Le assonanze tra Carloni Gomme e Ferro Italia
15.10 -->Prime adesioni comitato difesa dello stabilimento
05.10 -->Costituzione Comitato mantenimento del sito produttivo
02.10 -->Cassa integrazione - Chiusura stabilimento

Aggiornamenti dal 23/7 al 23/9
[Continua]
ULTRAS 01/07/2003
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Desiderio di liberta', bisogno di giustizia

Il 4/5/6 luglio a Vigne di Narni (TR) si svolgera' la terza edizione del raduno antirazzista internazionale (RAI3) organizzato dai Freak Brothers Ternana, dall' Ass. Working Class Ternana e dal Centro Sociale Icaro di Terni.
Si danno appuntamento tifoserie rivali per ragioni sportive ma unite dai valori della resistenza partigiana e dalla consapevolezza che "la difesa della liberta'" ed il mantenimento delle proprie identita' passano inevitabilmente per la lotta contro il razzismo (estrema destra), contro l'omologazione (Lega Calcio, Spa, Televisioni a pagamento, mercato) e contro la repressione.
Proprio dal confronto avuto fra diverse tifoserie al RAI di Vigne di Narni in questi due anni si e' sviluppato il bisogno di "cambiare le carte in tavola per sopravvivere" perche' continuare a percorrere la stessa strada di ieri (scontrarsi per scontrarsi) significava e significa consegnarsi senza ribellarsi ai padroni del calcio ed ai loro guardiani in assetto speciale.
Significa incapacita' di opporsi al calcio svuotato di popolarita' dal potere delle tv a pagamento, infestato da rigurgiti xenofobi e neofascisti, militarizzato dalla presenza massiccia dei reparti speciali, gestito dal "conflitto di interessi", ma soprattutto attraversato da una repressione degna della Santa Inquisizione.
Per reclamare liberta' contro l'ondata repressiva, e combattere dal basso il processo di omologazione mercificatoria voluto dal grande capitale italiano per il pianeta calcio.
Per un calcio con meno televisioni, niente spa, meno miliardi, niente razzismo e piu' passione, piu' genuinita', piu' popolarita', piu' mentalita' ultras.

La conferenza stampa di presentazione
Il programma
Il sito del Raduno Antirazzista Internazionale
Documenti e resoconti:
Resistenza Ultras e Movimento Ultras | Quelli delle curve a sinistra | Resoconto finale

STREET PARADE 14/06/2003
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Blocchiamo Fini Pratichiamo Desideri

Il 26 giugno Fini presentera' un progetto di legge che ruoterà attorno alla annunciata riproposizione della dose media giornaliera (ribattezzata "dose massima consentita") e l'inasprimento del trattamento penale per le droghe leggere, in nome della loro "equiparazione" alle droghe pesanti.
E' il momento di mobilitarsi anche sul territorio perugino, dove i nuovi approcci nelle politiche di lotta all'esclusione tentati negli ultimi anni (unita' di strada e centro a bassa soglia per tossicodipendenti) sono vanificate dalla schizofrenia del potere che dalla fine degli anni 90 ha caratterizzato Perugia come avamposto della sperimentazione del controllo, con pratiche proibizioniste (triage e analisi coatta a chi esce da locali e discoteche) e non (poliziotto di quartiere) estese poi a tutto il territorio nazionale, costringendo tutti a sottrarsi o esporsi agli occhi onnipresenti delle telecamere di videosorveglianza, con la costruzione di supercarceri a Capanne e CPT a Bettona.

Il 28 giugno una parata di carri con musica, seguiti da corpi danzanti, performance e azioni teatrali di strada, attraversera' tutta la citta' per esplicitare il conflitto con quei poteri che fanno del controllo il loro fine e la loro pratica.
Sara' anche il momento di sperimentare dal basso nuovi media della comunicazione riappropiandoci di tecnologie e saperi per ribadirne un uso sociale sottratto al profitto ed alla spettacolarizzazione della vita: televisione di strada e radio on line saranno solo alcuni degli strumenti comunicativi del media center che allestiremo nel punto di arrivo della street parade, dove si svolgera' una grande festa fino al giorno successivo.

Commenti e report: Note di campo | (((ASSORDANTI)))

Rassegna Stampa

Aggiornamenti:
06.07.2003-->Provocazione al centro sociale
30.06.2003-->Danza e consapevolezza | 2 video della streetparade
28.06.2003-->Foto dal carro di project on island [1-2-3]
27.06.2003-->Negato il percorso verde
26.06.2003-->Fini annulla la conferenza stampa di presentazione del DDl sulle droghe

Propanganda: spot video [1-2]

Approfondimenti: Galline in fuga

Dossier: Scarceranda

Uso privato di una risorsa pubblica 07/06/2003
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L'acqua ha preso una nuova forma


LISCIA,GASSATA,PRIVATIZZATA...


Conformemente all' iter di attuazione della legge Galli-1994 che si propone una razionalizzazione del servizio idrico a livello nazionale, anche in Umbria sono stati istituiti gli ATO (ambiti territoriali ottimali). La dimensione degli ATO, definiti in base a criteri di profitto industriale, e' stata identificata con un'aggregazione territoriale dei servizi adeguata ad una gestione di natura imprenditoriale della risorsa pubblica acqua(full cost recovery-rientro dei costi)

[Continua]

ARGENTINA REBELDE 22/05/2003
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Argentina rebelde

Video, mostre e testimonianze dirette dall'Argentina.
SABATO 24 MAGGIO 2003 - Perugia -
circolo island (via m.magnini- affianco coop via cortonese) ore 17.30

L'Argentina per un lungo periodo è stata ricordata solo per la sua sanguinaria storia, per i trentamila desaparecidos, per il coraggio delle madri di plaza de Mayo.
Mai si è parlato di Argentina come uno dei paesi più depredati di tutto il cono sur, depredato di petrolio, di acqua, di terra, vittima di una privatizzazione selvaggia. Fino al 19 e 20 dicembre data in cui, un' insurrrezione popolare ha dimostrato al mondo come le ricette dell'FMI e del Bm sono assolutamente fallimentari.
Quei giorni e quell'immagni hanno prodotto nella testa di moltissimi attivisti la voglia di conoscere quella realtà da vicino. Le possibilità insite nel network internazionale Indymedia, hanno consentito a molti media attivisti (e non solo) italiani di conoscere realtà che esprimono un valore estremo nell' esperienza che portano avanti nel contesto sociale dove lavorano.
Una di queste realtà è l'mtd Annibal Veron, un coordinamento di movimenti di disoccupati a base territoriale che vede nello sviluppo di una autonomia sia politica che economica il suo obbiettivo e che utilizza il blocco delle merci, i famosi "piquete", come una delle sue forme di lotta.
Per noi esseri malati della comunicazione è diventato quindi importante capire come potenziare la possibilità di questa esperienza di raccontarsi, senza filtri ne mediazioni.
La nostra intenzione è quella di dare strumenti,conoscenze,saperi alla comunità che ruota intorno all' MTD Annibal Veron, per potersi narrare sia con audio, foto, video e per poter integrare la comunicazione al meglio nel loro processo di costruzione di un movimento di base.
Per adesso esiste un piccolo centro di comunicazione, dove dovrebbe partire la sperimentazione del progetto, insegnare ad alcuni che poi a loro volta possano insegnare ad altri, condividendo i principi della democrazia diretta e dell'orizzontalità.
Tutto questo chiaramente in collaborazione con gli indyani argentini, per i quali la funzione della comunicazione nella costruzione di reti e di movimenti e la capacita' di raccontarsi e' cruciale.
L'Argentina tour, che fara' tappa a Perugia sabato 24 maggio presso il circolo island (via m.magnini -via cortonese) , dopo cinque incontri al sud, non è comunque e solo pensato per presentare questo progetto, ma anche per raccontare l'esperienza che è stata vissuta in permanenze più o meno lunghe.
E, per degenerazione professionale, non ci saranno solo le esperienze dirette di chi è stato in Argeitna, ma una mostra di foto, della scuola di fotografia di Avellaneda, che da tempo collabora con la Veron, e un video "Sinopsis-piquete Puente Pueyrredon", fatto da Indymedia Argentina, che racconta la tragica repressione del 26 di giugno scorso, dove furono assassinati a sangue freddo due militanti della Coordinadora.

Contatti: perugia@indymedia.org - 075.5055340

Per maggiori informazioni: dossier argentina | Indymedia Argentina | Indymedia Italia

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