La Commissione audit di Parma, dopo i fatti accaduti il 29 novembre, esprime la piena solidarietà a tutti quelli che partecipavano in modo pacifico e non intimidatorio al presidio davanti a IREN, che sta staccando le utenze di acqua, luce e gas ai molti cittadini che non ce la fanno più a pagare le bollette. Tra questi vi sono moltissime famiglie con bambini, disabili e molti anziani.
Ci sembra che di fronte ad una crisi che sta devastando le vite di molti e molte si debba prendere posizione, pensare e trovare soluzioni serie che vadano incontro alle esigenze dei cittadini, anziché continuare a scaricare sui tanti, innocenti, le responsabilità dei pochi, questi sì colpevoli: degli indebitamenti aziendali, dei dissesti dei bilanci pubblici, dei fallimenti delle privatizzazioni, che hanno colpito e stanno colpendo, i beni comuni, i servizi pubblici.
La Commissione audit sostiene con decisione i punti che saranno presentati alle trattative di lunedì 2 dicembre cioè:
avvio immediato di una moratoria sui distacchi per morosità colpevole;
introduzione di nuovi piani tariffari, tariffe sociali e sistemi etici di rateizzazione dei pagamenti sviluppati tenendo conto del reddito e della composizione dei nuclei famigliari, al fine di garantire il diritto d’accesso ai servizi senza penalizzare ulteriormente i soggetti più deboli;
erogazione di un servizio minimo garantito di utenze a tutti (50 l di acqua giornalieri per abitante, come stimato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, 1 kw di elettricità e gas in base alla metratura) a salvaguardia della sussistenza e della dignità della persona, oltre che della salute e dell'igiene pubblica;
IREN ha una quota enorme di insoluti che non vuole rendere nota per non far crollare il valore delle azioni. E' interesse di tutti i cittadini invece portare alla luce questa cinica e crudele politica aziendale, di disprezzo e di accanimento verso le fasce più deboli della società, in nome delle esigenze del mercato.
Commissione audit di Parma
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Parma, 30 novembre 2013
Oggetto: comunicato stampa fatti Iren
Esprimiamo massima solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici, ai disoccupati e a tutti coloro che hanno protestato presso IREN contro i distacchi delle utenze e il caro bollette.
In questi tempi di crisi, voluta, accentuata e pianificata dalla Troika, dalle banche europee e dai grandi gruppi economico-finanziari diventa sempre più difficile arrivare a fine mese per molte famiglie e singoli.
Il costo della vita e la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è aumentata esponenzialmente e le istituzioni non intendono dare misure forti di contrasto alla povertà e alla precarietà devastante.
Sotto accusa mettiamo il sistema liberista e la complicità di gran parte della classe politica.
Sotto accusa mettiamo quei sindacati complici che anziché lottare e mobilitare le piazze tendono alla pacificazione e alla riproduzione dei loro apparati sindacali intenti a promuovere fondi pensione e polizze assicurative mentre vengono smantellati diritti e garanzie ottenuti in anni di lotte.
Dal Comune di Parma e dalla giunta grillina vogliamo risposte che non si traducano nella cessione di quote pubbliche o privatizzazioni di grandi municipalizzate o di settori di welfare come asili e assistenza.
Come sindacato facciamo appello ai lavoratori e lavoratrici a prendere coscienza di quello che sta avvenendo e di non delegare più la loro vita e la loro lotta a politici e sindacati che tutelano altri interessi e non i loro.
Unione Sindacale di Base (USB)
FED.NE PROV.LE PARMA
USB Parma – Via E. Mattei, 7 43122 Parma
Tel e fax 0521 986947 - www.usb.it -
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Gli amari frutti della privatizzazione - Comunicato
Esprimiamo solidarietà alle famiglie, ai singoli, ai compagni della Rete Diritti in Casa e ai militanti No Inceneritore che ieri sono stati brutalmente malmenati e sottoposti in stato di fermo dagli agenti della Questura di Parma, al seguito della protesta alla sede dell’Iren finalizzata a richiedere un confronto con la dirigenza per una moratoria contro i distacchi delle utenze per morosità incolpevole.
Questo tipo di intervento repressivo, per le sue modalità e per la sua sostanziale illegittimità, si è configurato come un vero e proprio ABUSO da parte delle forze di polizia. L’intento della questura è ovviamente la criminalizzazione di una sacrosanta battaglia; l’intervento, che poteva concludersi con una semplice identificazione, si è invece trasformato nella messinscena di un arresto in grande stile: botte, manette, sirene spiegate, divieto di incontrare gli avvocati, fino alle impronte digitali e le foto segnaletiche. Troppo, sinceramente, di fronte ad un presidio pacifico che non ha provocato nemmeno l’interruzione del servizio. La cosa grave è che nemmeno il contesto di crisi riesce a scalfire l’idea imperante che i diritti minimi debbano sottostare al potere e alle regole del mercato e della moneta.
Sicuramente, questa risposta denota un certo “nervosismo” da parte della questura per dover far fronte, senza peraltro riuscirci, alle tante azioni di riappropriazione e di protesta nate in città in questi mesi; ma tutto questo è il risultato generale dell’aver imposto la privatizzazione spinta dei diritti essenziali, educazione, trasporti, acqua, energia, sottomettendoli completamente a chi fa di essi una fonte di profitto. È chiaro che in questo panorama gli interessi difesi dalle multiutilities come Iren non possono che essere diametralmente opposti agli interessi popolari.
Dirigenti e amministratori non sanno che casa, lavoro, diritti, non sono merce, ma i principi fondamentali che, dotati di gratuità, regolano la vita e il benessere di una comunità.
Per questo motivo, saremo sempre al fianco della Rete Diritti in Casa, dei lavoratori, di chiunque si opponga alla svendita di ciò che ci spetta, di chiunque pratichi azioni di riappropriazione dei propri diritti negati.
Quello che noi abbiamo è quello che ci siamo presi e quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quello di cui abbiamo bisogno.
Insurgent City
Spazio Popolare Autogetito Sovescio
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L'Unione Sindacale Italiana-sezione PR e il gruppo Antonio Cieri della Federazione Anarchica Italiana , esprimono la propria solidarietà ai lavoratori che manifestavano ieri presso Iren Parma e sono poi stati portati in questura a sirene spiegate con un esagerato spiegamento di forze da parte della polizia di stato. La richiesta era l'incontro con un dirigente Iren per la garanzia di un chilovatt e acqua per chi non riesce a pagare le bollette ed ora invece subisce un distacco immediato di tutte le utenze, trovandosi così in totale mancanza del minimo necessario per vivere dignitosamente.
Non solo nessuno ha incontrato i manifestanti , ma sono state mandate camionette e manganelli contro manifestanti pacifici e donne coraggiose , in alcuni casi anziane malate, una delle quali attualmente in ospedale per le percosse. La violenza repressiva dello stato è messa a servizio di chi fa pagare con le tasse i propri debiti e privatizza i profitti.
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COMUNICATO STAMPA DI A.L.B.A. PARMA E PARMA BENE COMUNE
PIENA SOLIDARIETA’ ALL’AZIONE NON VIOLENTA DELLA RETE DIRITTI IN CASA E ASSEMBLEA NO-INCENERITORI
A.L.B.A. Parma e Parma Bene Comune esprimono totale solidarietà agli attivisti della Rete Diritti in Casa e Assemblea No Inceneritori Emilia Romagna fermati e trattenuti in Questura per la loro azione civile e nonviolenta, volta a mettere in evidenza l’ingiusta sospensione da parte di IREN delle utenze di acqua, luce e gas per morosità incolpevole.
Questa azione, di cui condividiamo pienamente scopi e modalità, richiama l’attenzione su un problema drammatico che un numero sempre crescente di famiglie sta vivendo. Riteniamo importante che in seguito ad essa l’amministrazione comunale abbia preso l’impegno di aprire un tavolo di confronto con IREN per definire aree di intervento volte a porre fine al fenomeno dei distacchi selvaggi. Ci auguriamo che questo impegno si traduca in soluzioni concrete e non si trasformi in un diversivo, per tentare di placare gli animi e liquidare la questione con una semplice sessione di ascolto.
L’azione ha inoltre smascherato il vero volto di IREN, la società per azioni che ha in appalto tutti i servizi che una volta erano gestiti direttamente dal Comune. IREN difatti si è rifiutata di incontrare una delegazione degli occupanti, ha scelto invece di sospendere i servizi agli sportelli, chiudere gli uffici e chiamare la polizia per farli sgomberare.
IREN è una società per azioni, e persegue il profitto degli azionisti, non il bene della popolazione.
Nel ricordare appunto ad IREN che gli utenti di questi servizi sono cittadini portatori di diritti garantiti dalla Costituzione, e non dei clienti, A.L.B.A. e Parma Bene Comune invitano l’attuale Amministrazione Comunale a rompere con coraggio la continuità con le amministrazioni precedenti, che hanno svenduto i beni comuni a vantaggio di pochi, ed hanno mandato in rovina la città. Se il Sindaco Pizzarotti e la sua Giunta intraprenderanno finalmente questa strada, avranno il sostegno della popolazione di Parma, oltre che il nostro; diversamente si condanneranno ad essere solo una breve ed inutile parentesi nella vita della città.
A.L.B.A., Associazione Lavoro Beni Comuni Ambiente, nodo di Parma
Parma Bene Comune
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Come comuniste/i del Csp-PARTITO COMUNISTA,
esprimiamo la nostra solidarietà agli appartenenti della Rete Diritti in Casa e No Inceneritore, aggrediti e sottoposti a fermo di polizia dagli agenti della Questura di Parma.
Condanniamo l'operato repressivo delle forze dell' "ordine" che con interventi di questo genere svelano apertamente la loro vera natura come organi repressivi dello stato borghese al servizio degli interessi padronali.
-No alla criminalizzazione delle lotte sociali.
-Organizzare il Fronte Unitario dei Lavoratori basato su una chiara piattaforma politica di classe.
Csp-PARTITO COMUNISTA / Federazione di Parma
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La Mercatiniera esprime compattamente la solidarietà e l'approvazione verso la protesta avvenuta venerdi pomeriggio nella sede Iren.
Guarda con preoccupazione la deriva censoria e squadrista con cui si è tentato di zittire manifestanti pacifici.
Constata ancora una volta come sia impossibile avere diritti rispettati quando i servizi sono gestiti da colossi economici lontani mille miglia dalle esigenze della popolazione.
Si augura che quello che è successo sia un monito per i cittadini a tornare a riprendere in mano il proprio futuro e a partecipare alla gestione del proprio territorio, dell'economia e della propria vita direttamente e subito.
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Il Comitato Rubbiano per la Vita sostiene con vigore le motivazioni e le proteste nei confronti della multiutility Iren, la cui sede è stata occupata pacificamente dai componenti dell'Assemblea No-Inceneritori e di Rete Diritti per la Casa.
A fronte di una situazione economica e sociale drammatica per milioni di famiglie in tutto il paese, queste multinazionali, prodotto degenerato della svendita dei beni e dei servizi pubblici effettuata dai partiti politici, non hanno più alcun contatto con la realtà ed i bisogni delle persone. Da una parte profitti e dividendi vengono distribuiti agli azionisti privati ed agli amministratori nominati dai partiti, mentre i cittadini che rimangono senza un reddito vedono bloccarsi l'erogazione dei servizi essenziali come acqua e gas. E' una vergogna, in un paese civile nessuno dovrebbe rimanere indietro, chi ha bisogno deve essere aiutato, non pestato.