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Respinti i due ricorsi al Tar contro il progetto Alce

Il TAR della Toscana ha respinto il ricorso presentato unitamente a cittadini e promosso da Legambiente a livello nazionale. Ha inoltre dichiarato inammissibile per carenza di interesse il secondo ricorso al TAR, presentato da privati cittadini, con la seguente motivazione:

 ”[…] il Collegio rileva che i ricorrenti, anche i due che risiedono particolarmente in vicinanza dell’impianto, in considerazione della circostanza che nel caso di specie non viene autorizzato un nuovo impianto in una zona in precedenza priva di insediamenti industriali ma riconvertito uno già da tempo esistente, non hanno fornito alcun elemento idoneo ad attestare il peggioramento della matrice ambientale derivante concretamente, immediatamente e attualmente dall’autorizzazione impugnata rispetto alla situazione preesistente. Sotto questo profilo, quindi, i ricorrenti sono sforniti di interesse a ricorrere, non essendo sufficiente allo scopo, nel caso di specie, il richiamo alla mera “vicinitas” all’impianto.”

Il Comunicato di Legambiente in merito alla sentenza TAR sul progetto Alce:

“La sentenza del TAR sulla vicenda ALCE di Fornoli crea uno stato di costernazione e suscita dubbi sulla sua correttezza.

La selezione contenuta fra i soggetti che hanno portato avanti il ricorso ha in pratica messo la sordina a tutte le istanze ambientaliste dei cittadini, che si sentono minacciati dall’inquinamento ambientale provocato dalle lavorazioni di un impianto che è alla confluenza fra due fiumi e che non è stato mai sottoposto procedure di VIA dalla sulla centenaria storia evolutiva, rovesciando il rapporto tra il danno temuto, basato su dati ipotizzabili, e quello misconosciuto dal TAR dal fatto che il danno stesso non è stato verificato.

Nel processo di emarginazione dei soggetti interessati al ricorso fa specie riscontrare che perfino soggetti esposti a pratiche di espropriazione non sono stati riconosciuti come portatori di interessi legittimi.

Le argomentazioni di LEGAMBIENTE, che si era fatto carico della impostazione legalitaria del ricorso al TAR, in cui venivano evidenziate distorsioni dei procedimenti amministrativi, sono state ”dribblate”. In rapporto a tutto il dispositivo si stanno enucleando e dibattendo i motivi di ricorso al Consiglio di Stato. Di questo dibattito si darà ampio risalto nei prossimi comunicati”.

Legambiente – Città di Lucca

Seguiranno altri comunicati dei Comitati della Valle del Serchio.

In “Documenti e varie” è possibile vedere i due ricorsi che sono stati respinti. Cliccando qui puoi leggere l’intervista realizzata a settembre da Lucca Libera! sulla vicenda.