Lucca Libera!

La città non si vende né si compra... si vive!

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Fermiamoli

Un appello al Sindaco e ai nostri amministratori

Siamo alcuni residenti dei paesi di San Alessio e Monte San Quirico

Vogliamo esprimere tutta la nostra preoccupazione e indignazione per come viene gestito il nostro territorio.

Assistiamo impotenti all’ulteriore scempio di quello che è rimasto della nostra campagna: cantieri per nuove residenze aprono in collina e in pianura senza alcun rispetto per suolo, bellezza e salute dei territori e dei loro abitanti. Nuove residenze si traducono in ulteriore traffico nelle strade, il traffico determina stress ed inquinamento. Siamo convinti che, per ridurre il traffico dalle nostre strade, si debbano avviare serie politiche di disincentivi all’uso dell’auto privata, così come il resto d’Europa ci insegna Il traffico intasa le nostre strade mentre l’amministrazione, cieca e sorda, occupata solo a riscuotere gli oneri edilizi, non sperimenta soluzioni alternative. Le case consumano suolo e deturpano la bellezza paesaggistica unica vera inimitabile risorsa del nostro Paese insieme ai beni storico-artistici. Le nuove residenze in costruzione squarciano le nostre belle colline in più punti e, in pianura, determineranno la fine di tanto terreno fertile di natura alluvionale, dono del fiume nel suo corso millenario, suolo prezioso, non più ricostituibile una volta asportato e poi cementificato. Con gli oneri di urbanizzazione i Comuni finanziano la spesa corrente nonostante la mole di tasse a cui tutti siamo sottoposti; le finanze e i giochi di entrate delle casse municipali sono ‘drogate’ da questo circolo vizioso che porta a erogare servizi solo se si distrugge il territorio!

Noi, abitanti di questi luoghi, e affezionati a questi luoghi, crediamo che, prima della tutela degli interessi privati, si debbano tutelare gli interessi comuni. Interessi comuni sono il diritto alla salute, al cibo sano e la tutela del paesaggio e della terra, ricchezza di tutti. Crediamo che il suolo fertile sia un bene da presidiare contro l’avanzare della cementificazione selvaggia, per noi e per le generazioni future. Consumare il suolo che è vita, salute, presidio contro lo sgretolamento del territorio, e bellezza, è da scellerati, soprattutto a fronte del gran numero di case, appartamenti e capannoni sfitti, non utilizzati e invenduti di cui è pieno il nostro Comune così come tutta Italia.

Chiediamo quindi all’Amministrazione Comunale che

siano immediatamente revocati i permessi a costruire ulteriori abitazioni nella nostra zona, già satura di cemento e di traffico;

sia decretato un limite di velocità a 40 km orari lungo la Via per San Alessio dove già si sono verificati incidenti mortali e siano realizzati degli efficienti dissuasori lungo le nostre strade e in Via delle Piagge dove è rischiosissimo mandare i ragazzini in bicicletta o cercare di tornare a casa a piedi;

siano istituite corse di scuolabus per i ragazzini che da San Alessio, Monte San Quirico, Mutigliano, Carignano, vanno alle elementari di San Marco e alle medie Carducci: la gran mole del traffico che intasa il ponte di Monte San Quirico è concentrata infatti tra le ore 7.30 e le 8.30 quando molte delle auto che costituiscono la coda di auto, quasi tutte con il conducente e un solo bimbo a bordo, si dirigono verso tali scuole;

sia ripristinata la vocazione agricola del nostro territorio promuovendo facilitazioni economiche e burocratiche che costituiscano incentivi per un ritorno alla terra dei giovani, ritorno alla terra da cui tutti potremmo trarre giovamento in termini di produzione di alimenti da filiera corta, magari biologici, e in termini di presidio e ripristino del paesaggio originario;

si proceda all’immediato censimento degli immobili non utilizzati affinché siano divulgati tra la popolazione i dati effettivi riguardo il numero degli edifici vuoti nella nostra città: prima di permettere di costruire consumando ulteriore suolo pensiamo, infatti, che debbano essere utilizzate tutte le costruzioni già realizzate. Superare una volta per tutte l’ottica dello spreco ripristinando o attivando nuovi utilizzi di detti immobili permetterà, anche senza consumare altra terra fertile, al comparto edile di rimanere ugualmente occupato con ristrutturazioni, riconversioni energetiche, messe a norma antisismica, abbattimenti delle barriere architettoniche, demolizioni e ricostruzioni;

sia tolto il traffico pesante, molto pesante, costituito dai Tir che sfrecciano come pazzi lungo Via delle Piagge, mezzi pericolosi che rischiano di mettere sotto qualche ignaro turista convinto di pedalare entro i confini di un Parco Fluviale… o qualche bambino che pedala dietro babbo e mamma che non lo controllano in quanto distratti dai bei campi di grano e papaveri intorno: basterebbe spostare gli improbabili stabilimenti responsabili di tale traffico in siti idonei vicino all’uscita dell’autostrada, come buonsenso comanderebbe…

Pensiamo, in conclusione, che sia comportamento paradossale e ipocrita, quello di un’Amministrazione che. da un lato istituisce i mercati contadini della filiera corta mentre dall’altra distrugge, senza alcun ritegno, solo per ‘fare cassa’ con gli oneri di urbanizzazione, ettari e ettari di terra preziosa, di bosco e di campagna. Crediamo fermamente sia dovere di un’amministrazione comunale seria, consapevole di finanziarsi esclusivamente distruggendo il territorio, trovare nuove modalità di ‘fare cassa’ per pagare i servizi, magari discutendone tranquillamente con la popolazione invece di far sempre patire sui cittadini soluzioni prese dall’alto.

Speriamo solamente che tale nostra controparte dimostri attenzione verso queste istanze provenienti dal basso e proceda alla giusta risoluzione dei problemi illustrati accogliendo le nostre proposte.

Appello firmato da 12 abitanti di S. Alessio e Monte S. Quirico