Adesione di Juan Carlos Rico Rodríguez allo sciopero della fame di fine anno

Dal bunker del C. P. Soto del Real, modulo 15, Madrid V

In merito al comunicato, emesso il 16 ottobre 2009, dal carcere nazi-tedesco di Aachen dall'amico/compagno Gabriel Pombo Da Silva sullo sciopero della fame che propone per dicembre (dal 20 dicembre al 1 gennaio 2010), non solo penso di aderire ma incoraggio tutti i compagni contestatori, ribelli, antiautoritari e refrattari a questo sistema di vita capitalista/sterminatore, in modo che facciano la loro parte e tutti quelli che non potranno per ragioni di salute che esprimano la loro dissidenza come dettato dalla loro coscienza e dalle circostanze.

Poiché la repressione, il carcere/morte, in definitiva l'assassinio organizzato, transnazionale/statale sono un fatto, a mio modo di vedere, la risposta deve esser data nell'ambito internazionale da noi che la subiamo direttamente.

Compagni ed amici! Nessuno muoverà un dito per noi, se non saremo noi stessi quelli che, lasciando da parte le nostre differenze e paure, impugniamo l'arma della rivolta e fronteggiamo i nostri nemici secolari. Quelli che pretendono configurare la libertà come uno slogan e che solo invocandola ne insudiciano il nome.

Per tutto questo: Solidarietà e Libertà! Per tutti i compagni, non solo quelli citati dall'amico Gabriel, ma anche per Manuel Pinteño, José Martín González, José Maria

Pirla, José Medina Lomas, Antonio Porto, Antonio Rubiales Puerto, Juan José Garfia, Alfonso Martín Aracil, Amadeu Casellas, José Carlos Vila Mateo e tanti altri che sarebbe impossibile nominare.

Solidarietà e Libertà!

Per tutti quelli che soffrono, sia nello stato spagnolo che negli altri stati, le conseguenze di legislazioni punitive basate sul "diritto penale del nemico", che non è altro che la configurazione pratica/giuridica dell'assassinio all'interno del tessuto carcerario per coloro che prendono posizione e lottano contro il terrorismo degli stati.

Mai più torture né morti in prigione, mai più ergastoli mascherati, mai più malati in carcere, mai più tribunali speciali, mai più minorenni incarcerati, mai più militanti arrestati per solidarizzare con i prigionieri e per denunciare il sistema mondiale di governo che beneficia le caste dominanti ed impoverisce ed assassina la gran parte dell'umanità.

Per tutto questo e per molto altro ancora vi incoraggio dalla mia reclusione a continuare non solo per noi che siamo qui, ma perché lo dobbiamo a tutti quelli che sono caduti in difesa di un mondo più libero, egualitario, basato sulla cooperazione e non sulla competitività egoista e depredatrice. In definitiva quelli che erano convinti che noi esseri umani ci meritiamo qualcosa di meglio e che è nelle nostre mani far sì che quel che è possibile. Ma soprattutto a quelli che ci seguiranno: che mondo gli lasceremo?

 

Un abbraccio a tutti, pieno di resistenza, forza, lotta e amore.

 

Non dovremmo perdere questa guerra contro gli ignoranti, perché l'ignoranza non è solo la maggiore delle miserie, ma è quella che ci conduce alla distruzione collettiva.

Nel carcere/morte di Madrid V-Soto del Real

 

Juan Carlos Rico Rodríguez

Centro Penitenciario de Madrid V (Soto del Real)

Ctra. Comarcal 611, km. 37,6

C.P. 28770 Soto del Real (Madrid)

España

Mar, 15/12/2009 – 20:36
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