Agrigento - Protesta nel Cara, trattenuto un operatore
I migranti richiedenti asilo, contenuti nel Cara di Agrigento stanno protestando in modo determinato contro la condizione di sequestro-abbandono a cui sono sottoposti. Hanno deciso di trattenere un operatore e si sono rifiutati di rilasciarlo. In attesa di aggiornamenti e solidarietà, riportiamo quanto segue dai media di regime:
fonte: repubblica palermo
Un gruppo di 18 nigeriani, tutti uomini e maggiorenni, richiedenti asilo, si è asserragliato all'interno del centro di accoglienza situato a Palma di Montechiaro, lungo la Strada Statale 115, trattenendo all'interno anche uno degli addetti alla gestione della comunità, Luigi Tannorella, un italiano di 33 anni.
Sul posto si sono recati i poliziotti del commissariato di Palma di Montechiaro e i vigili del fuoco di Agrigento perché si teme che i manifestanti possano dare fuoco alle suppellettili in segno di protesta. La tensione è comunque altissima e una segnalazione è già stata inoltrata alla Procura della Repubblica di Agrigento dove si ipotizzano anche i reati di violenza privata e sequestro di persona.
L'addetto della comunità tenuto in ostaggio sta comunque bene e non sarebbe stato sottoposto ad alcun maltrattamento. I profughi sono giunti da Lampedusa nel giugno scorso e da ormai dieci mesi sono trattenuti nel centro. Protestano perché vogliono essere trasferiti nel centro di Mineo a Catania dove molti di loro hanno parenti e amici. Il centro di Palma ospita in tutto 24 persone, ma sei di loro si sono dissociati dalla protesta.
I nigeriani non hanno raccolto i ripetuti inviti della polizia a rilasciare l'uomo.
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