Amato: il terrorismo non è estirpato. Il ministro dell'Interno: «Ancora oggi c'è ostilità verso la polizia»

fonte killcops.splinder.org

GROSSETO, 20 MAG - «Si diffonde ancora oggi una forte campagna di ostilità nei confronti degli uomini e dei dirigenti della Polizia di Stato, all’insegna di un odio che era cresciuto in anni lontani, frutto di una pianta avvelenata che credevamo estirpata e che ci accorgiamo oggi che ancora c’è». Lo ha detto il ministro dell’Interno Giuliano Amato parlando nel corso della cerimonia per l’inaugurazione della nuova questura di Grosseto. «Anche per questo - ha detto Amato - è stato non solo bello ma giusto che proprio questa settimana abbiamo ricordato, intitolandogli una strada e il Presidente della Repubblica dedicandogli una stele, Luigi Calabresi, che di questa campagna di odio immotivato, di pregiudizio radicato al di là di ogni fatto e di qualunque prova, è stato anche dopo la sua morte continuamente e reiteratamente, vittima». Il ministro dell’ Interno, parlando a margine dell’ inaugurazione della questura di Grosseto, ha poi ribadito che «la pianta velenosa» a cui si riferiva nel discorso è «la specificità di una ideologizzazione estrema, che ha portato in particolare a identificare nelle forze di Polizia i servi del capitalismo da uccidere». «Qualcosa che non è mai evidentemente scomparso e che ora è presente con una intensità non assolutamente paragonabile a quella degli anni ’70. Eppure era ragionevole sperare che dopo 30 anni fosse scomparsa».

Lun, 21/05/2007 – 11:59
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