Avviso urgente da un sabotatore veterano

In relazione ad un sabotaggio avvenuto in Cile, il 12 agosto 2008, del quale finora non è stato diffuso il comunicato di rivendicazione, un sabotatore veterano ci tiene a fornire questo caldo e prezioso consiglio ad eventuali sabotatori di tralicci, antenne e strumenti del genere.

L'Archivio Severino Di Giovanni diffonde con piacere il suo consiglio, nella speranza che si evitino tragici errori del passato e che non ci si affidi solo alla fortuna, come è avvenuto per i compagni cileni. All'avviso seguono la traduzione del comunicato di rivendicazione e articolo da una televisione cilena.


"Avvisto urgente da un sabotatore veterano agli anonimi sabotatori del traliccio d'agosto 2008 (Farellones) in Cile ed in generale a tutte le individualità attive nel sabotaggio in tutto il mondo!

Mai usare inneschi e/o ordigni e/o detonatori e/o collegamenti o altri elementi elettrici per una carica singola o per/tra varie cariche sui tralicci o trasformatori o altri impianti elettrici circondati da un campo elettromagnetico, ma sempre inneschi meccanici oppure chimici e/o, quando è necessario, un innesco contemporaneo di due o più cariche sulla stessa struttura, un collegamento con micce detonanti innescate appunto anch'esse da un detonatore/innesco meccanico/chimico/pirico. Questo perché il campo elettromagnetico che circonda le condotte/gli impianti d'elettricità può facilmente caricare elettricamente per induzione ogni elemento elettrico e portare all'esplosione incontrollata le cariche durante la loro applicazione/preparazione con le tragiche conseguenze ben immaginabili, come è successo per esempio a Feltrinelli in Italia o in un caso in Austria con l'applicando degli innesti/elementi elettrici ai piedi di tralicci dell'alta tensione con conseguente innesto/esplosione incontrollata e precoce e grave incidente mortale. Per la stessa ignoranza da 'principiante' il sottoscritto veterano ha avuto, anche secondo gli esperti agli atti del suo fascicolo penale, una gran fortuna quando ha sabotato un trasformatore ed altri obiettivi nel perimetro di una sottostazione elettrica usando detonatori elettrici e collegando le varie cariche con i fili elettrici e facendo detonare le cariche con un apparecchio elettrico commerciale.

Marco Camenisch, dalla galera Svizzera, novembre 2008"


Cile - Bomba su un traliccio lungo la strada per Farellones

Mani anonime hanno collocato un ordigno esplosivo all'altezza della curva 18 della strada per Farellones, strada che porta ai centri sciistici in cui si diverte la minoranza privilegiata, mentre gli altri ricevono lo sfruttamento e la repressione quando si mobilitano. La carica esplosiva s'è attivata alle 18, distruggendo la struttura metallica del traliccio e ostacolando la discesa di migliaia di veicoli. Purtroppo non si è riusciti a bloccare l'energia elettrica nei centri sciistici, perché i cavi hanno sostenuto il traliccio.

L'azione è stata rivendicata con una e.mail a diversi mezzi di comunicazione borghesi e adesso su questo mezzo di controinformazione anticapitalista, nello scritto si lancia un appello per preparare un settembre combattivo che faccia tremare la classe dirigente.

Portare la guerra ai ricchi! Che non si sentano sicuri in quei luoghi di divertimento! Settembre sovversivo, che la classe dirigente ed il governo tremino dinanzi alla potenza popolare!

Da sottolineare che proprio ieri il procuratore nazionale Chahuan ha annunciato che presto cattureranno i responsabili degli attacchi anticapitalisti. Ma ore dopo questo guardiano dei ricchi e dei potenti ha avuto uno schiaffo in bocca, perché la resistenza anticapitalista si moltiplica senza centro né periferia, riproducendo gli attacchi in maniera autonoma.

Di seguito riportiamo quanto pubblicato dal borghese Canal 13:

"Indagano sui responsabili della bomba sulla strada per Farellones Un gruppo sconosciuto ha fatto scoppiare una bomba vicino ad un traliccio e se n'è attribuito la responsabilità con un proclama che invita ai disordini di settembre.
Le indagini sono iniziate questa mattina. Si cerca di determinare il componente dell'ordigno esplosivo, considerato di potenza media, ma sufficiente a spezzare la struttura metallica del traliccio posto all'altezza della curva 17 della strada per Farellones. Secondo le perizie del GOPE dei carabineros (gruppo di operazioni speciali - ndt) l'ordigno è stato azionato elettronicamente. Vicino al traliccio, a 60 centimetri, è stata individuata una scatola con 4 pile che potrebbero esser state il sistema di comunicazione che ha attivato la bomba. Sul posto non sono stati trovati volantini di rivendicazione. L'attentato ha già generato delle reazioni nelle autorità: 'C'è gente che cerca di comparire nei notiziari allo scopo di provocare una sensazione d'insicurezza. Qui c'è un lavoro d'insieme di tutti: settore pubblico, privato, senza alcun tipo di distinzione. Il Cile è un paese sicuro e dobbiamo continuare a mantenere le condizioni di sicurezza ed è per questo che quelli che agiscono al margine della legge devono essere sanzionati e perseguitati come si deve', così si è espresso il sottosegretario agli Interni, Felipe Harboe. Intanto il capo dei carabineros della zona metropolitana, generale Jaime Giacomozzi, ha spiegato che: 'stiamo lavorando seguendo i nostri piani di servizio per il mese di settembre che prevede molte manifestazioni, non solo di carattere sovversivo. Questi piani rispondono sempre a precedenti valutazioni di intelligence, sono dati che abbiamo e che continuiamo ad analizzare'.

Tre ore dopo lo scoppio della bomba, dei soggetti hanno inviato una e.mail a radio Bío Bío in cui si attribuivano la responsabilità dell'attentato. Il gruppo ha utilizzato il nome di "Jonnhy Cariqueo", morto nel marzo di quest'anno durante la giornata del giovane combattente per un infarto cardiaco, verificatosi dopo il fermo di polizia in seguito agli incidenti di Pudahuel."

12 agosto 2008

Dom, 30/11/2008 – 18:26
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