[Bo] Presidio contro i CIE in solidarietà alle rivolte dei detenuti

28/03/2009 - 15:00
28/03/2009 - 19:59

CONTRO I C.I.E. LAGER DELLA DEMOCRAZIA

Il 28 marzo 1997 una nave della guardia costiera speronò e affondò un'imbarcazione carica di migranti provenienti dall'Albania uccidendo 108 persone.

Per non dimenticare e rilanciare la lotta contro il razzismo di stato organizziamo iniziative congiunte a Milano, Torino, Bologna, Bari, Trento e in più città possibili...

Sabato 28 marzo due presidi in solidarietà dei detenuti dei CIE (ex CPT sempre lager) in rivolta:
dalle 15.00 presidio alla scalinata della piazzola in P.zza VIII Agosto
dalle 17 presidio sotto il CIE di via Mattei.


SOLIDARIETÀ AI RIBELLI DAI LAGER ALLE STRADE

Dai centri di identificazione ed espulsione (ex cpt) di tutta Italia si levano in questi giorni urla di rabbia e grida d'aiuto, mentre fuori regna il silenzio e l'indifferenza. Non bastavano il sovraffollamento, la carenza d'igiene, i soprusi e la repressione a suon di psicofarmaci e manganello che da sempre caratterizzano la storia di questi moderni lager della democrazia ora, grazie al pacchetto sicurezza di Maroni, la detenzione nei Cie per chi non ha il permesso di soggiorno rischia di essere rinnovata fino a sei mesi, per garantire i tempi e le possibilità di espulsione. Sei mesi solo perché non si ha un pezzo di carta, espulsioni che hanno le stesse caratteristiche delle deportazioni. Cosi l'odio ha assunto tutte le forme di cui era capace: scioperi della fame, tentativi d' evasione, battiture collettive delle sbarre, proteste sui tetti, fino all’ingerire pile, lamette, pezzi di ferro, tagliarsi o cucirsi la bocca. I reclusi di Torino, Milano, Bologna, Bari, Roma, Gradisca e di tutti gli altri centri non ce la fanno proprio più a sopportare l'assurda privazione della libertà e i maltrattamenti razzisti, a Lampedusa sono è arrivati a mettere a ferro e fuoco gran parte della struttura del centro.
È ora che anche nelle strade e nei quartieri le iniziative di solidarietà si esprimano a un livello di complicità tangibile, di azione concreta. In ogni città esistono luoghi in cui portare le notizie di quello che accade dentro ai Cie, così come esiste una Coop o una sede della croce Rossa o della Misericordia (Cooperative aderenti alla Legacoop, Croce Rossa ed enti “caritatevoli” come la Misericordia sono tra i principali gestori dei CIE) verso i quali fare pressioni perché non possano continuare a lucrare in pace sugli immigrati.
La “cultura” del razzismo è sostenuta e propagandata da partiti come la lega Nord, presente con ronde e banchetti nelle città, da giornali che hanno le loro sedi locali e in talmente tante altre forme che non sarà difficile scegliere come contribuire alle azioni di lotta contro i CIE anche nel caso non ce ne sia uno nelle proprie vicinanze.
Tanti sono i nemici della libertà così come tante sono le pratiche per opporsi al razzismo.
Sabato 28 marzo, mentre dentro ai CIE la lotta continua, costruiamo iniziative congiunte in tutte le città possibili a Milano, Torino, Bologna, Bari…
Nell'azione diretta c'è n'è per tutti i gusti, facciamo sentire la nostra solidarietà!
Sarà anche l'occasione per ricordare che il 28 marzo 1997 una nave della Guardia costiera italiana provocò l'affondamento di un'imbarcazione carica di migranti provenienti dall'Albania causando la morte di 108 persone.

Nemici dei razzisti e dei loro lager

Lun, 23/03/2009 – 14:55
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