Bologna - Contro CasaPound | Aggiornato

Riceviamo e diffondiamo i testi di indizione del presidio di venerdì 23 e del corteo di sabato 24 novembre contro CasaPound a Bologna e di un volantino che verrà distribuito in queste occasioni:

CHIUDIAMO CASAPOUND

Sabato 24 novembre i fascisti di CasaPound saranno a Roma. Venerdì 23 novembre queste carogne saranno a Bologna, con un’iniziativa in via Malvolta 16/D, dove si trova tutt’ora la loro sede sotto il nome dell'associazione ‘Sole e Acciaio’.
CASAPOUND A BOLOGNA NON HA MAI AVUTO L’AGIBILITÀ PER FARE LE PROPRIE MERDATE, È COMPITO DI OGNUNO CONTINUARE A CONTRASTARLI,
E FAR SÌ CHE NON POSSANO AVANZARE.
Nella Grecia della crisi i fascisti di Alba Dorata sono ormai una vera e propria milizia che supporta la polizia nel reprimere le manifestazioni o la affianca con rastrellamenti e retate nei quartieri.
Come ci mostrano i vicini greci, la resistenza antifascista si esprime strada per strada.
L 'ANTIFASCISMO NON SI DELEGA! RESISTERE ORA E SEMPRE!
PRESIDIO ANTIFASCISTA VENERDI’ 23 NOVEMBRE H 17.00
AL MERCATO RIONALE DI CHIESA NUOVA, VIA MURRI


I fascisti del terzo millennio sono l’avanguardia neofascista di oggi: un gruppo in perfetto stile squadrista camuffati da bravi ragazzi. I fascisti di CasaPound, che è legalmente iscritta nell’albo delle associazioni, presente nella protezione civile, e che riceve il 5 per mille, sono gli stessi che, nelle vesti dalla loro sezione studentesca chiamata Blocco Studentesco,
PRESERO A SPRANGATE GLI STUDENTI IN PIAZZA NAVONA IL 28 OTTOBRE 2008, CHE MINACCIARONO LA SEDE DI RAI 3 E LA REDAZIONE DI ‘CHI L’HA VISTO?’, CHE SI SONO CIMENTATI IN INNUMEREVOLI AGGRESSIONI NELLE STRADE DI ROMA E NON SOLO, CHE AVEVANO TRA LE LORO FILA CASSERI CHE UCCISE DUE SENEGALESI E NE
FERÌ ALTRI NEI MERCATI DI FIRENZE LO SCORSO DICEMBRE.
I fascisti sono nei fatti l’incarnazione della violenza dello Stato che in tempi di crisi ha bisogno di difendersi: sempre al servizio dei padroni, sempre pronti a mantenere inalterato lo status quo di ingiustizia e sfruttamento nel quale viviamo.
L’antifascismo, come ci insegnano i nostri nonni e la storia di queste stesse strade, non si delega: è una pratica costante.
La resistenza è una battaglia di tutti i giorni, che non è mai finita, e questo è un giorno in più che aggiungiamo a quel calendario:
PER RIBADIRE CHE I FASCISTI NELLE NOSTRE STRADE NON LI VOGLIAMO!
CORTEO ANTIFASCISTA SABATO 24 NOVEMBRE H 15.00 DA PIAZZA CARDUCCI



Antifascisti/e


Manifesto in pdf



testo del volantino:

Ci troviamo in un momento in cui la crisi fa emergere molte delle contraddizioni del sistema in cui viviamo ed il malcontento e l'indignazione potrebbero spesso di trasformarsi in rabbia.
Al contempo la repressione negli ultimi tempi ha colpito con particolare durezza  coloro che in qualche modo provano ad alzare la testa.
In questo contesto i fascisti rischiano di trovare terreno fertile per prosperare.
I neofascisti odierni, Casa Pound in testa, cercano di scrollarsi di dosso i vecchi lugubri stereotipi e presentarsi con una facciata accattivante.
Con spregiudicatezza cercano di inserirsi in qualsiasi situazione in cui intravedono la possibilità di raggranellare populisticamente consenso.
Intraprendono pseudo lotte per la casa o contro equitalia, “battaglie” che vanno dall'ambientalismo al sostegno a popolazioni che combattono per la propria autodeterminazione, passando per la promozione delle donazioni di sangue alla raccolta di aiuti per i terremotati. Senza pudore non esitano persino a copiare parole d'ordine, simboli, abbigliamento e generi musicali caratteristici dei compagni e di culture a loro totalmente estranee come l'hip hop, pur di attirare qualche ragazzino un po' confuso in più.
Questi infami devono essere fermati.
Da un lato non lasciando loro spazio, se ci sono lotte serie e concrete difficilmente le loro pagliacciate possono far presa, e spesso si smontano da sole.
Possono cercare di camuffarsi quanto vogliono, ma la loro essenza di squadristi, picchiatori e assassini riemerge sempre, basti pensare all'aggressione in piazza Navona durante il corteo NoGelmini degli studenti nell'ottobre 2008 o all'assassinio di due senegalesi a Firenze lo scorso dicembre.
Sono e rimangono servi dei padroni e dei loro interessi, dicono di avversare il sistema ma non hanno problemi a votare, candidarsi e ricevere finanziamenti dai vari partiti della destra parlamentare, Pdl in primis, che questo sistema lo tengono in piedi. Si spacciano per ecologisti e poi sono pro Tav e nucleare. I loro discorsi se osservati con un minimo di occhio critico non stanno in piedi.
Dall'altro lato bisogna ricacciarli nelle fogne con determinazione non appena provano a emergere.
Proprio perchè utilizzano tutti i mezzi, anche i più subdoli, per accaparrarsi simpatie, man mano che si radicano diventa sempre più complicato estirparli.
I recenti avvenimenti in Grecia ci ricordano drammaticamente quanto possano diventare pericolosi  neofascisti e neonazisti se hanno possibilità di prender campo, raccogliendo elevati consensi tra le forze dell'ordine ed alleandovisi strettamente contro chi vorrebbe rovesciare sul serio questo mondo.

Ricacciarli da dove sono venuti è possibile. Bologna in questo senso offre molti esempi. Dalle contestazioni in piazza, a quelle durante le iniziative culturali come in via Riva Reno, agli attacchi anonimi contro spazi e sedi come in porta Castiglione e alla Stazioncina S.Vitale che ne hanno determinato la chiusura, o la mobilitazione contro quella in via Guerrazzi che di fatto non è mai riuscita ad aprire.
In questa città i neofascisti non hanno mai avuto vita facile. Far sì che continui ad esser così è compito di tutti, a prescindere dalle differenze politiche, ognuno con i mezzi che reputa più opportuni. I rapporti di forza contro queste merde sono spesso a nostro favore, facciamoli valere. Consci che le conseguenze di una nostra negligenza possono essere drammatiche, impediamogli di prender piede con tutto il nostro impegno e la nostra determinazione.

Chiudere Casa Pound a Bologna e ovunque!
Fuori tutti i fascisti dalle nostre esistenze!


Anarchici








Mer, 21/11/2012 – 12:48
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