Bologna - Detenute in protesta tre volte al giorno

Battono contro le sbarre e le porte delle celle per quindici minuti,
tre volte al giorno (alle 9, 15.30 e 20.30). E lo faranno fino a
Ferragosto. E'' questa la protesta messa in atto dalle detenute della
sezione femminile del carcere di Bologna contro il sovraffollamento.
La Dozza - secondo i dati diffusi il 30 giugno scorso - conta 76 donne
e un bambino (su una media di 50-60) e ben 1.180 uomini contro una
capienza complessiva di 480 detenuti.
La notizia è stata diffusa dall’avvocato Desi Bruno, Garante dei
diritti delle persone private della libertà personale del Comune di
Bologna. A lui le recluse hanno consegnato un documento (firmato da
tutte) in cui spiegano le ragioni della protesta. In particolare,
denunciano il sovraffollamento delle celle ("Ho visto personalmente la
quarta branda in nove metri quadrati", ha specificato la Garante) che
si riflette negativamente sulla qualità delle condizioni di detenzione
all’interno della Dozza.
Tra i problemi segnalati ci sono il ritardato cambio delle lenzuola
(‘’Viene fatto ogni 40 giorni", spiega sempre Bruno) e la carenza di
attività che costringe spesso la popolazione detenuta, anche
femminile, a rimanere chiusa in cella per 20 ore al giorno. Difficoltà
che ‘’vengono, nel contempo, amplificate dalla cronica carenza del
personale addetto al trattamento e alla custodia, rendendo anche più
difficoltosa la fruizione dei servizi sanitari".
Altro motivo di preoccupazione per le detenute riguarda i rapporti con
la magistratura di sorveglianza a causa di una presunta ‘’riduzione in
atto della concessione delle misure alternative alla detenzione, anche
con riferimento alle detenute madri con figli minori e alle detenute
affette dalla patologia dell’Aids".
Tratto dal RestoDelCarlino.Il Sole24ore

Dom, 09/08/2009 – 11:29
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