Bologna - Nucleare e fascismo: nocività da distruggere

Oggi, sabato 26 febbraio, qui a Bologna, l'organizzazione neofascista Casapound organizza una conferenza pro-nucleare nella sala comunale del Baraccano.

In Italia la ricerca in campo nucleare non si è mai fermata (a Bologna, nei laboratori di Montecuccolino, è ancora attivo un reattore per motivi di studio) e, nonostante da oltre un ventennio sul territorio nazionale non se ne produca più, la concreta ipotesi che si possa tornare a costruire centrali la ha rapidamente rilanciata, anche in campo universitario. Sempre a Bologna, infatti, è stato attivato ormai da tre anni il master in Progettazione e Gestione dei Sistemi Nucleare Avanzati.
Questa forma di energia ci viene spacciata come pulita, sicura e necessaria. In realtà non è altro che uno strumento devastante, funzionale ad un mondo che necessita sempre più energia per produrre sempre più cose, cose inutili che riempono la nostra vita ma che di fatto la rendono piatta, monotona, vuota.
Le centrali sono delle strutture enormi e complesse, la loro gestione implica un'organizzazione gerarchica e autoritaria; il controllo dell'energia rimane sempre in mano a pochi. I siti in cui vengono realizzate sono sottratti ai loro abitanti e affidati al controllo dei militari. 
La produzione di energia nucleare, anche quella per il cosiddetto uso civile, è poi indissolubilmente legata all'industria bellica e militare, permettendo la realizzazione di nuove armi sempre più potenti e letali. 

Casapound è un organizzazione neofascista. I suoi membri si nascondono dietro ad una facciata di ribellismo e populismo, cercano di confondere le idee e ammantarsi di un'aurea di presentabilità, tentando di attrarre chi ingenuamente non individua immediatamente i valori di merda cui questi fanno riferimento e il loro asservimento ad un sistema che a parole dicono di avversare.
A Bologna questi figuri non hanno mai avuto vita facile: dalle contestazioni in piazza, a quelle durante le iniziative culturali, agli attacchi anonimi contro loro spazi e sedi come in porta Castiglione e alla Stazioncina S.Vitale che ne hanno determinato la chiusura. Recentemente hanno cercato di rialzare la testa, provando ad aprire una sede in via Guerrazzi. La determinazione di chi ritiene che questa gente non debba trovare spazio neanche nelle fogne, figurarsi in pieno centro cittadino, ha portato all'annullamento dell'inaugurazione  e ha contribuito alla rescissione del contratto d'affitto da parte del proprietario del locale. 
Oggi organizzano una conferenza pro-nucleare. Sono così ribelli e avulsi dal sistema politico vigente che tra i relatori figura un ex assessore del Pdl.
Vi vedono la possibilità del rafforzamento del ruolo delle grandi imprese e multinazionali italiane, o della parziale indipendenza energetica da altri paesi. Dicono di contrastare il capitalismo e le storture della società attuale, in realtà a loro questo mondo va benissimo, basta che gli sfruttatori siano un po' più italiani.
Anche i cosiddetti fascisti del terzo millennio, come si definiscono, al pari del nucleare, sono una nocività. Sono un cancro che si sviluppa e si diffonde progressivamente se non viene contrastato. Entrambi concorrono a riprodurre e a mantenere in piedi questo marcio esistente. Il nucleare contribuisce alla corsa alla produzione di energia e di tecnologia militare, seminando morte nei territori e tra le popolazioni ove vengono costruite le centrali e stoccate le scorie.
I neofascisti difendono, di fatto, gli interessi di chi queste centrali le gestisce e oltretutto, attraverso la loro ambiguità, contribuiscono a incanalare verso altri obiettivi, gli stranieri ad esempio, la rabbia di chi ne è quotidianamente sfruttato. 
Non possiamo pertanto esimerci dal contrastarli con tutto il nostro impegno e la nostra determinazione, scendendo in strada direttamente e senza deleghe, rilanciando l'opposizione al nucleare, al sistema che lo necessita, ed ai suoi servi.

Esprimiamo anche tutta la nostra solidarietà e complicità a Guido e Arturo, compagni anarchici arrestati, e fortunatamente ora liberi, per aver partecipato al blocco di un treno  carico di scorie radioattive in transito in Val Susa lo scorso 7 febbraio.

                                                                    Antinuclearisti contro il fascismo

Sab, 26/02/2011 – 23:07
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