[Cn] Presidio al Tribunale in solidarietà con i processati per gli scontri all'inaugurazione di CasaPound

26/11/2011 - 08:00
26/11/2011 - 12:40

Il 26 febbraio 2011 Casapound Cuneo annuncia l'apertura di una sede nella città medaglia d'oro per la resistenza.
Un folto gruppo di persone, tra cittadini, militanti antifascisti, istituzioni, associazioni, organizzano un ritrovo in piazza per impedire l'inaugurazione.
Dopo svariati interventi, una parte dei manifestanti si muove in corteo spontaneo per raggiungere la sede dei fascisti del terzo millennio e si scontra duramente con loro e con le forze dell'ordine che si interpongono.

Il 27 maggio 2011 vengono eseguite 20 perquisizioni e denunce, due arresti e domiciliari e firme per altri imputati. Due i latitanti, tra i quali Guido Mantelli, anarchico cuneese e alpigiano ribelle.

“I reati contestati in concorso vanno dalla resistenza alle lesioni a pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni, lesioni, danneggiamento di alcune autovetture, nonché il danneggiamento di un’autovettura di servizio della guardia di Finanza che si trovava in contrada Mondovi angolo via Alba, imbrattamento e utilizzo di petardi e bombe carta al fine di suscitare pubblico disordine ed incutere timore tra la gente. Viene anche contestata la violenza privata per impedire agli appartenenti al movimento di Casapound di inaugurare la sede di via Alba, con le aggravanti di aver agito travisati da caschi, sciarpe ed altri indumenti.”

Da allora vari sono stati i presidi e volantinaggi in quel di Cuneo, partecipati e con un riscontro positivo tra gli abitanti della città.

In vista della prima udienza del processo chiamiamo tutte le persone sensibili ai valori e alle pratiche dell'antifascismo a partecipare al presidio solidale.


SABATO 26 NOVEMBRE 2011
udienza preliminare, Tribunale di Cuneo alle ore 09.00.
ORE 08:30 PRESIDIO IN PIAZZA GALIMBERTI DAVANTI AL TRIBUNALE


L'antifascismo non si processa
Guido a casa libero, Fabio, Luca, tutti liberi!


A Cuneo i nazi hanno rialzatola testa, anche in questi ultimi mesi.
Se slogan del tipo: "Le sedi dei fascisti si chiudono col fuoco..." e "Antifascismo militante" hanno ancora un senso, è necessario portare la nostra solidarietà ai compagni incarcerati, imputati e latitanti. E' necessaria una presenza in massa e determinata.

Lun, 21/11/2011 – 14:40
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