Contro l'aereoporto militare di Quirra - Salviamo le grotte di Is Ingutridoxus

DOPO PIÙ DI CINQUANT’ANNI DI OCCUPAZIONI MILITARI È IL MOMENTO DI DIRE BASTA

SALVIAMO LE GROTTE DI IS INGUTIDROXUS 
NON PERMETTIAMO LA REALIZZAZIONE DELL’AEROPORTO MILITARE ALL’INTERNO DEL POLIGONO DI QUIRRA
L’altopiano del Salto di Quirra, già martoriato e reso irriconoscibile dalle devastanti e inquinanti esercitazioni militari, sta per perdere un altro stupendo paradiso naturale: LE GROTTE DI IS INGUTIDROXUS, un sistema di grotte
carsiche che si sviluppa per circa 12 km all’interno del PISQ, nella zona dell’altopiano. Proprio sopra le grotte dovrebbe sorgere la cosiddetta striscia tattica richiesta dal Ministero della difesa per la “modernizzazione” del
poligono.
Si tratta di un aeroporto militare dotato di una pista d’atterraggio di 2,3 km, pensata appositamente per la sperimentazione dei droni, aerei da guerra senza pilota sempre più utilizzati nei conflitti per massacrare senza rischi; li usa Israele e li usiamo in Afghanistan. Ciò comporterà un ulteriore gravissimo inquinamento ambientale, in particolar modo ai danni delle grotte.
I diserbanti utilizzati per controllare la vegetazione nell’ampia fascia di protezione e rispetto della pista e il kerosene rilasciato dagli aerei, trascinati dall’acqua, penetreranno inevitabilmente nel suolo carsico, contaminando in modo permanente un’importante riserva di acque sotterranee. Un inquinamento letale per la fauna unica che popola queste bellissime grotte, dove si possono ancora incontrare l’euprocto e il geotritone sardo, specie sopravvissute all’età terziaria, ora in via d’estinzione e per questo protette. Ma tutto questo sembra non interessare i militari e tanto meno il Ministero della Difesa, che ha in mente ben altri progetti.
Dobbiamo assolutamente opporci alla costruzione dello aeroporto militare per evitare l’ennesima distruzione del nostro territorio, così come è già accaduto ad uno degli ultimi sistemi di dune naturali del Mediterraneo, nel poligono di Capo Teulada, e all’Arcipelago della Maddalena, le cui acque risultano contaminate in maniera irreversibile dalle sostanze altamente radioattive rilasciate dai sottomarini USA.

MOSTRA FOTOGRAFICA
Il 28 e il 29 luglio 2009 in via Lanusei 19, sede socialforum
Il 30 e 31 luglio 2009 in piazzetta Dettori, ex Liceo artistico
Il 31 a fine serata si svolger svolgerà un un’assemblea per decidere insieme prossime iniziative e azioni di lotta

Mer, 29/07/2009 – 17:06
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