Corteo choc, solidarietà ai killer di D'Antona Annunciato raduno a L'Aquila il 3 giugno

fonte repubblica.it

Nel giorno in cui il capo dello Stato ricorda l'uomo ucciso otto anni fa dalle Br, su internet il tam-tam dei centri sociali

Napolitano: coltiviamo le idee del giuslavorista. La vedova Olga "Mi ha sollevato aver visto in faccia gli assassini di mio marito"

MILANO - A otto anni dall'assassinio di Massimo D'Antona c'è anche chi sta per organizzare una manifestazione di solidarietà per gli organizzatori di quell'omicidio. L'appuntamento è per il 3 giugno a L'Aquila, dove è detenuta Nadia Desdemona Lioce, condannata per l'esecuzione del giuslavorista. All'indomani dell'allarme eversione lanciato dal ministro dell'Interno Giuliano Amato, si scopre dunque che la macchina organizzativa di chi vuole creare un'area di consenso intorno al terrorismo - per quanto costituita da gruppi con scarso seguito - è in piena attività.

A rilanciare le preoccupazioni di Amato è stato ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel messaggio a Olga D'Antona, vedova del giuslavorista ucciso nel 1999, Napolitano spiega che "il modo migliore per onorare la memoria di Massimo D'Antona sta nella volontà comune di coltivare le sue feconde idee e di difendere i valori per i quali si è battuto". Subito dopo, però, aggiunge che "il suo ricordo, così come quello di tutte le vittime del terrorismo, mira nello stesso tempo a mantenere alto e costante l'impegno, ad ogni livello e in ogni sede, per contrastare minacce, intimidazioni e violenze che purtroppo riemergono, e per spezzare così, una volta per tutte, la spirale terroristica". Un messaggio molto apprezzato dal ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio: "Tutti i terrorismi, come i fondamentalismi, sono l'antitesi di una società libera, giusta e democratica".

Olga D'Antona, invece, spiega quali sono i suoi sentimenti nei confronti degli assassini di suo marito: "La conclusione di questi processi ha avuto un effetto positivo: mi ha sollevato vedere le persone in carne e ossa, mi ha permesso di non avere più i fantasmi, di sapere con chi avevo a che fare e di placare l'inquietudine. Per il resto provo distanza e indifferenza da questi personaggi: non provo rancore; è come se non fossero all'altezza del mio odio". La deputata Ds ha anche ricordato che "con una recente legge in Parlamento abbiamo istituito la giornata della memoria per ricordare tutte le vittime del terrorismo. Mi auguro che a seguito di questa legge si possa finalmente dare voce a tanti di coloro che in questi anni hanno sofferto in silenzio".

La commemorazione della morte di D'Antona, però, cade proprio nel pieno della campagna filo-brigatista lanciata su Internet da una serie di organizzazioni. Prima fra tutte "Soccorso rosso internazionale", che fa da gran cassa di tutte le manifestazioni per la liberazione di terroristi detenuti in varie parti d'Europa (sta cercando di organizzare una manifestazione anche in Spagna per il 16 giugno). Il sito pubblica un nuovo documento firmato da "alcuni degli arrestati il 12 febbraio" nell'inchiesta della procura di Milano sul "partito comunista politico-militare".

Da diversi giorni, inoltre, su vari siti Internet circola un appello per organizzare una manifestazione contro il regime carcerario 41 bis - il carcere duro - a L'Aquila, dove "è rinchiusa tuttora la prigioniera comunista Nadia Lioce". Il centro sociale padovano Gramigna, invece, lancia una campagna per "una mobilitazione nazionale il 23 giugno a Padova". Tra gli obiettivi c'è anche la solidarietà nei confronti degli arrestati del 12 febbraio e dei reclusi a Padova.

(21 maggio 2007)

Lun, 21/05/2007 – 11:49
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