Crema - Sullo sgombero dell’Acrateca 25
Lunedì 19 novembre è stata sgomberata l’Acrateca 25,un centro di documen-azione recentemente occupato in via Massari presso una casa dimessa di proprietà della Regione Lombardia. Lo spazio,in via di sistemazione e prossimo all’apertura,accoglieva un progetto di raccolta,diffusione,autoproduzione di libri,riviste,video e materiale vario di controinformazione e critica del potere.
La scelta operata dalle autorità di sgomberare la casa e di sequestrare la parte di archivio già trasferito al suo interno,non ci stupisce. Sappiamo quanto possa dare fastidio agli amministratori dell’alienazione urbana un luogo di libera e orizzontale condivisione di conoscenze,a due passi dalle scuole,dal mercato e dal centro. Una presenza troppo “deviante”. Meglio un bel colpo di spugna per tentare di riallineare tutto al normale ordine cittadino. Quello del “profitto prima di tutto”,dove chi specula sugli affitti si gonfia il portafoglio e chi rivendica il diritto all’occupazione finisce in tribunale. Quello di una scuola che inquadra dall’alto e soffoca la libera autodeterminazione dei giovani. Quello della videosorveglianza,dei venti di razzismo,dei pacchetti “sicurezza”,degli omuncoli di palazzo che invocano superpoteri di polizia.
Evidentemente la lobby di Formigoni & friends,fanaticamente devota alla privatizzazione della cosa pubblica,non poteva tollerare che spazi pubblici abbandonati venissero riaperti alla città e riempiti di libri e di persone estranee ad interessi economici.
Meglio destinarli al degrado.
Probabilmente i vari Beccalossi e Bruttomesso,
rispettivamente vice presidentessa regionale e sindaco di Crema,fini estimatori della politica sbraitata e del culo al caldo,vorrebbero esercitare la loro autorità con tutta l’arroganza e la boria che contraddistingue i podestà della loro schiatta.
Evidentemente,ancora una volta,i vari magistrati,ispettori,questurini e tutta la mesta combriccola del procurator Benito,non hanno resistito alla tentazione di inscenare la loro parata repressiva con stuola di scribacchini al seguito.
A tutti costoro,forti coi deboli e deboli coi forti,va il nostro più sincero disprezzo.
Un caloroso arrivederci a presto,invece,a tutti coloro,cittadini,amici e compagni,che in queste settimane hanno potato la loro solidarietà,aiutandoci nei lavori,facendoci visita,dando suggerimenti e interessandosi alle sorti dell’acrateca.
A voi diciamo che non sono le quattro mura a fare il contenuto,e che continueremo ad incontrarvi per strada,nelle lotte antimilitariste,antifasciste,nella complicità con tutte le donne e gli uomini che qui,come in ogni parte del mondo,non rinunciano alla libertà.
A voi confidiamo che questo sgombero non ci scoraggia.
La questione è aperta.
Che inizino le danze…
Acrateca 25 Crema
Acrateca25@libero.it
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