Berlino - Su repressione, prigionieri e solidarieta

Un breve report sulla situazione a Berlino per quanto riguarda solidarieta' e prigionieri.

Qui un paio di fatti stringati sulla situazione a Berlino di alcuni/e compangi/e prigionieri, sulla solidarieta' ed il controllo poliziesco.

Alex e Christoph

Alex e Christoph sono una compagna ed un compagno che si trovano in custodia cautelare a Berlino.

Entrambi sono accusati di aver dato fuoco a delle auto di lusso nel quartiere di Friedrichshain.

Dal momento che la pratica dell' incendio di auto lussuose o appartenenti ad imprese varie come protesta attiva contro la riqualificazione urbana e le minacce di sgomberi vari non accenna a fermarsi nella capitale tedesca (sulle 230 solamente dall' inizio dell' anno), ma invece si estende anche alla citta' di Amburgo negli ultimi mesi, le autorita' non sanno piu che pesci pigliare se non quelli di arrestare due persone per farne degli esempi ammonitori per tutti/e gli/le altri/e.

Alex e Christoph appunto.

Imprigionati sulla base di nessuna prova se non quella di essere due persone attive nel movimento e amare il colore nero, si trovano al momento sotto processo accusati di incendio. Arrestati, entrambi incarcerati e scarcerati subito dopo per mancanza di prove, appunto, vengono rimprigionati poco dopo a causa della campagna mediatica che si e' scatenata contro la decisione dei giudici troppo „buoni“, si trovano al momento in prigione rispettivamente da maggio e luglio scorso.

Il processo di Alex ha avuto gia' due sedute durante le quali i vari testimoni dell' accusa hanno dimostrato nuovamente come non ci sia alcuna base per la loro incarcerazione se non la strategia poliziesca e mediatica di statuire degli esempi. La poliziotta che ha arrestato Alex non ha potuto neanche dire se la persona da lei sospetta fosse donna o uomo... La sentenza di primo grado e' prevista per novembre.

Il processo di Christoph iniziera' invece martedi 20 ottobre.

I/le solidali si rifiutano di impostare una campagna basata sulla distinzione „buoni/cattivi“ (pratica per fortuna quasi sconosciuta qui) e ne reclamano semplicemente la liberta' incondizionata. Nel mentre, se la presenza polizesca nei quartieri di Kreuzberg e Friedrichshain e' sempre stata piu' che considerevole, a partire dalle Action Weeks dello scorso Giugno (due settimane di azioni diretta cotro sgomberi e riqualificazione urbana) si e' trasformata in una vera e propria occupazione del territorio: piu' di cento poliziotti, di cui la maggior parte sono in borghese, dell' unita speciale, pattugliano i due quartieri letteralmente ogni notte.

Sono scene normali quelle di avere alcuni furgoni antisommossa parcheggiati di fronte i vari ex-squat e pattuglie in borghese che effettuano controlli vari o cercano di intimidire i residenti. Molti agenti in borghese girano tra l' altro a piedi o in bicicletta.

Nonostante cio' le azioni continuano e non sono stati fatti arresti fino ad' ora, anche se se si e' „conosciuti“ o ci si veste di nero o in maniera da essere catalogati „autonomi o anarchici“ bisogna stare attenti perche' non si guarda in faccia nessuno/a: ognuno/a puo' venir arrestato semplicemente sulla base di tali motivazioni e perche' si trova nelle vicinanze di un' azione accaduta per caso nelle vicinanze. Quasi tutti gli eventi in solidarieta' organizzati per i due prigionieri sono stati oggetto di „attenzioni“ da parte della sbirraglia che ha sempre creato problemi e tentato di entrare nelle case dove erano stati organizzati, cosa che non gli e' riuscita e, in qualche caso, a lasciato dei segni sulle loro macchine.

Ad ogni modo, la caccia alle streghe continua e non si mai quello che bolle in pentola.

MG – gruppo militante

Dopo quasi un anno di processo, ieri e' volto al termine il processo contro Axel, Oliver e Florian, accusati di aver tentato di bruciare dei furgoni appartenenti ad un impresa che trae profitto dalla guerra (MAN), nonche' di essere membri del „militante gruppe (MG)“, gruppo clandestino di orientamento autonomo-comunista che ha portato avanti sulla trentina di attacchi incendiari contro simboli dello Stato e del Capitale a partire dal 2001 per dissolversi recentemente.

Come richiesto dal procuratore, i tre anno avuto sentenze dai tre ai tre anni e mezzo per associazione criminale e tentato incendio. Staranno fuori fino all' appello, probabilmente a meta' del 2010. Il 16 ottobre ) si e' svolto un presidio durante l' udienza a cui hanno partecipato un centinaio di compagni/e e la sera una manifestazione nel quartiere di Kreuzberg, a cui hanno preso parte 1000-1200 compagni/e.

Vari cassonetti sono stati dati alle fiamme durante la notte nel quartiere di Kreuzberg, in una citta' nuovamente sotto occupazione poliziesca. Due stazioni della posta DHL sono state attaccate a Erfurt in solidarieta' con i condannati, alcune auto di firme legate al business militare sono bruciate nella notte a Berlino, il che pure fa pensare ad un atto di solidarieta', almeno da quello che dichiarano giornali e polizia. Anche a Brema, Amburgo, Düsseldorf, Marburg e Stoccarda sono avvenute iniziative in solidarieta' con i condannati.

Primo Maggio

Varie sono state le condanne relative al primo maggio e anche pesanti come al solito, come tre anni per aver lanciato delle bottiglie o i due anni e mezzo al romano Christian P. per lo stesso reato. Tutte condanne esemplari per scoraggiare potenziali disturbatori, ovviamente dettate solamente da ridicole testimonianze di poliziotti vari.

Processi farsa appunto, ancora piu' farsa che a quelli a cui tutti/e noi siamo solitamente abituati e per cui non ci scandalizziamo, dato che conosciamo come questa giustizia funzioni. Inoltre, due ragazzi sono ancora sotto processo per tentato omicidio, per aver tirato delle bottiglie molotow contro la polizia. Altri due sono stati condannati ieri a tre anni e tre mesi, ma l' accusa di tentato omicidio e' stata derubricata dato che le molotow non hanno colpito i poliziotti. I due hanno ammesso il fatto dato che sono stati continuamente osservati da delle guardie in borghes durante la preparazione ed il lancio delle bottiglie.

Purtroppo come detto qui niente di nuovo, appunto, condanne durissime come ogni anno, la quasi totalita' degli imputati si definisce apolitica e in molti casi dichiara di rifiutare una solidarieta' da parte del movimento, dato che questa potrebbe nuocere all' esito del loro processo.

Un esempio: nel mese di settembre un gruppo clandestino a firma „gruppi autonomi“ un pomeriggio ha dato fuoco al furgone di una ditta che partecipa al business della privatizzazione parziale di alcune carceri tedesche, nonche' ad un' auto di lusso. Ha anche mandato delle minacce al procuratore che gestisce i casi del primo maggio e ha dedicato entrambe le azioni specialmente ai due dei ragazzi sotto processo per le molotow, il cui processo, appunto, stava per iniziare. Dopo una bufera mediatica sulle minacce al procuratore, roba da anni 70, RAF e compagnia, sia la famiglia che i due ragazzi hanno espressamente preso le distanze da questa azione.

Sul primo Maggio berlinese bisogna sapere anche che la quasi totalita' degli/lle arrestati/e di ogni anno e' composta da pischelli/e che si uniscono spontaneamente ai riot, spesso ubriachi e senza coprirsi il volto (nonostante le varie campagne di sensibilizzazione da parte del movimento sulla necessita di travisarsi e star accorti alle guardie), o di gente che „vuole solo dare un' occhiata“ e di colpo si ritrova per terra sotto il peso di vari guardioni, arrestata. Quasi mai vengono arrestate persone piu' strettamente legate al movimento o che, in generale, sanno „come muoversi“ in una situazione da stato di eccezione (tra i 5'000 e la punta massima di 10'000 poliziotti ad invadere il quartiere die Kreuzberg!) e che, a causa delle condanne pesantissime per questa giornata e l' alto livello di organizzazione della polizia locale, risulta come il giorno dell' anno piu' pericoloso per agire.

E l' atteggiameno spesso cooperativo o il prendere le distanze da parte dei vari imputati non incentua la solidarieta' dal difuori che spesso stenta a decollare.

Solidarieta'

In generale sono stati organizzati vari eventi di solidarieta' con i/le prigionieri/e, in particolare con Alex e Christoph.

Una larga parte di tale solidarieta' e' stata di caratterere tecnico: ad esempio, varie iniziative per raccogliere soldi come brunch vegani e party di vario carattere. Alcuni presidi di fronte alle carceri sono stati organizzati e la sala del tribunale dove si svolge il processo di Alex (sala di massima sicurezza) e' sempre piena di solidali. Anche il processo contro Axel, Oliver e Florian e' stato sempre sempre visitato, anche se per il fatto che e' durato quasi un anno, due volte alla settimana, la partecipazione non e' sempre delle migliori, stesso si dica per alcuni dei processi legati al primo maggio.

Un' altra parte di solidarieta' e' stata caratterizzata da attacchi di varia natura portati avanti in solidarieta' con i prigionieri e, in alcuni casi, con chiari accenti anti-carcere. A dimostrare che il modo migliore per mostrare la nostra solidarieta' rimane quello di portare avanti la nostra lotta contro l' esistente.

In particolare riguardo la campagna di supporto per i tre antimilitaristi e' sicuramente positivo il fatto che grossa parte della solidarieta' ha avuto l' intelligenza di tematizzare l' azione per cui sono stati arrestati i tre e farla propria nelle pratiche quotidiane del movimento, attraverso un rinnovato attacco alla macchina della guerra (i 42 furgoni militari bruciati ad Aprile a Dresda sono stati la punta di un iceberg fatto di azioni delle piu' disparate) anche attraverso la campagna di azioni dirette contro la DHL, compagnia-sorella delle poste tedesche, che ha contratti con l' esercito tedesco per il trasporto di varie ed eventuali e si trova da piu' di un anno vittima di attacchi di varia natura per tutto il territorio tedesco.

Una lista delle azioni sarebbe troppo lunga, qui alcune piu' recenti a Berlino:

13.10: una stazione di polizia viene attaccata con pietre e fumogeni da alcuni solidali. Dei chiodi a tre punte verranno lasciati nelle vicinanze per ritardare la venuta delle guardie, cosa che puntualmente colpisce la prima macchina della digos che si affaccia sulla scena.

Il comunicato rivendica l' azione in solidarieta' con Alex, Christoph, Axel, Oliver, Florian e i prigionieri del primo maggio, nonche i tre arrestati in Grecia accusati di far parte delle „conspiracy of cells of fire“ e Alfredo Bonanno e Christos Stratigopoulos, accusati di una rapina in banca.

28.09: alcuni solidali bloccano una strada nel quartiere di Prenzlauerberg dando una barricata alle fiamme, che danneggeranno un' auto parcheggiate nelle vicinanze.

Sul posto verrano lasciati dei volantini in solidarieta' con i prigionieri ed uno striscione verra' messo di traverso per la strada.

19.09: durante un party organizzato alla Köpi, in solidarieta' con i prigionieri, tre macchine della polizia, di cui una in borghese, verranno attaccate con pietre e bottiglie.

3.09: un furgone della ditta „Kötter“, attiva nel trar profitto dalla privatizzazione parziale di alcune carceri tedesche viene data alle fiamme in pieno pomeriggio. La sera seguente una mercedes di lusso incontra lo stesso destino. L' azione verra' reclamata in solidarieta' con i prigionieri del primo maggio e contro il carcere in generale.

22.08: una stazione di polizia viene fatta oggetto del lancio di due molotow, in solidarieta' con i prigionieri e lo sciopero della fame di Thodoris, prigioniero in Grecia in seguito alla rivolta dello scorso Dicembre.

Nella stessa notte verranno date alle fiamme tre auto private di altrettanti poliziotti, parcheggiate di fronte ad una stazione di polizia. Gli ignoti autori del gesto hanno fatto delle telefonate fittizie alla stazione di polizia per provocare l' uscita delle pattuglie ed agire indisturbati, come si legge da un articolo di giornale. Lo stesso giorno era stata rifiutata la richiesta di scarcerazione per Alex.

20.07: una macchina della polizia viene incendiata di fronte ad una stazione di polizia. Nel comunicato verra' ricordato Carlo Giuliani e verranno mandati saluti rivoluzionari a Gabriel, Jose, Thomas Meyer-Falk, Alex e tutti i prigionieri in lotta.

La stessa mattina, un furgone del sindacato di polizia, particolarmente attivo nel richiedere il pugno di ferro contro chi attacca, viene dato alle fiamme nel parcheggio della loro sede berlinese. L' attacco non verra' rivendicato.

19.07: alcune auto di lusso verranno date alle fiamme in vari quartieri della citta' contro la riqualificazione urbana e in solidarieta' ai prigionieri.

17.07: una macchina della digos viene distrutta di fronte ad una stazione di polizia, nel comunicato si reclama liberta' per Alex.

12.07: l' auto privata di una guardia carceraria verra' data alle fiamme di fronte ad un carcere berlinese per minorenni dove era avvenuta una rivolta pochi giorni prima, provocato dai soliti abusi delle guardie nei confronti di un prigioniero. Anche un' auto della Siemens, che procura vari servizi all' interno delle carceri, verra' data alle fiamme. Nel comunicato si solidarizza con i rivoltosi e i prigionieri del primo maggio, contro tutte le carceri.

8.07: il negozio „Häftling“ („Prigioniero“) viene attaccato con pietre e vernice, contro carceri e arresti.

Il negozio in questione fa i soldi rivendendo prodotti „confezionati“ dai prigionieri. Aperto anche ad Amburgo, e' gia' stato vittima di vari attacchi.

19.06: due furgoni di proprieta' dell“ordnungsamt“ (ufficio per l' ordine, responsabile di perseguire infrazioni di „bassa natura“) vengono dati alle fiamme, nel comunicato si legge tra l' altro:“liberta' per gli arrestati durante le action weeks, i prigionieri del primo maggio e tutti/e quelli/e che vengono trattenuti/e ovunque contro il loro volere“.

I comunicati si possono leggere o sul sito www.directactionde.blogspot.com (azioni dirette sul territorio tedesco, in lingua tedesca ed inglese) o nel giornale della crocenera berlino, „Entfesselt“, scaricabile dal sito www.abc-berlin.net

saluti anarchici

Lun, 19/10/2009 – 17:08
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