Ferrara - Odia lo stato e un mondo cinto da filo spinato

Ieri 18 giugno a Ferrara si è svolto un incontro, presso l'ufficio del comune di integrazione e mediazione sociale (un nome che è tutto un programma!!!), per discutere del progretto di recinzione dei giardini adiacenti i grattacieli vicino alla stazione dei treni.
Erano presenti vari residenti dei grattacieli, il personale dell'uffico, l'assessore alla sicurezza Raffaele Atti e, si presume, alcuni promotori dell'opera in questione.
Opera che per alcuni versi ricorda può ricordare il muro di via Anelli a Padova.
La questura e l'amministrazione intendono infatti costruire una recinzione intorno all'intero perimetro dei giardini dei due grattacieli: mezzo metro di cemento più un metro e mezzo di sbarre di ferro con tanto di cancelli serrati dopo la mezzanotte. Il tutto per "ripulire" una zona di prossima "riqualificazione" e sede della costruzione di varie opere, tipo un parcheggio multipiano, di società private legate alle Ferrovie dello Stato.
Il costo dell'opera dovrebbe aggirarsi intorno ai 300.000 euro.
La zona dei grattacieli da tempo è nell'occhio del ciclone securitario, dal momento che la maggior parte dei residenti, o (sub)affittuari, sono immigrati, a volte clandestini. Tutti i giorni i giornali riportano la cronaca delle innumerevoli retate della polizia, degli innumerevoli arresti e delle innumerevoli espulsioni di "clandestini delinquenti", "clendestini spacciatori", "clandestini stupratori", clandestini "assassini".
Volendo portare la nostra solidarietà a tutti gli immigrati e a tutti i clandestini dei grattacieli, ci siamo presentati a quest'incontro. E' stato affisso all'esterno uno striscione "ODIA LO STATO E UN MONDO CINTO DA FILO SPINATO", ed è iniziato subito un volantinaggio contro le recinzioni e le esclusioni sociali che questo sistema sociale adotta come metodo privilegiato per perpetuare la propria infame esistenza.
Tramite un megafono abbiamo disturbato l'intero dibattito e illustrato la nostra contrarietà agli abitanti di entrambi gli edifici.
Va sottolineata la contentezza che i vari migranti presenti ci hanno dimostrato per la solidarietà portatagli, forse per la prima volta nella loro vita, abituati come sono alle offese e alle prevaricazioni poliziesche che ci hanno raccontato.
Da un dialogo avuto con loro, è emersa la volontà di portare avanti questo cammino di solidarietà attiva, con l'intento di intensificare la nostra presenza nella zona, magari con musica e cibo, per spezzare l'isolamento a cui sono costretti da sbirri e razzisti vari.
Prossimamente saranno infatti organizzati presidi con musica, dove poter socializzare liberamente con gli sfruttati del grattacielo e per poter creare un percorso di lotta (altro che integrazione!) contro la recinzione dei giardini. A presto aggiornamenti

GRUPPO ANARCHICO FERRARESE

si allega una copia del volantino distribuito nel corso dell'iniziativa

Gio, 19/06/2008 – 16:25
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione