Firenze - Volantino sulla Misericordia e i CPT

(volantino distribuito al Galluzzo, in quel di Firenze)

MISERICORDIA: SOLO AMBULATORI E AMBULANZE?
a proposito dei lager italiani e di chi ne è complice

Domenica 31 maggio, ci siamo recati in sei alla Festa della Misericordia
del Galluzzo, per informare i presenti sul coinvolgimento di questa
associazione nella gestione degli ex CPT. Avevamo con noi volantini,
megafono e striscione. Purtroppo non siamo riusciti a dire molto, poiché
alcune decine di volontari energumeni ci hanno quasi subito aggrediti e
allontanati.

Oggi torniamo a prenderci la parola che ci è stata tolta, per ribadire che
i lager non sono un ricordo del passato e che chi li gestisce ne è
responsabile.
Da più di dieci anni a questa parte, infatti, in Italia e nel resto
d'Europa migliaia di immigrati vengono imprigionati in veri e propri Campi
di Concentramento. Fuori dalla girandola delle sigle, che di volta in volta
li chiama Centri di Identificazione, di Permanenza o addirittura di
Accoglienza, i CPT/CIE sono delle strutture in cui gli immigrati senza
documenti vengono segregati per la sola "colpa" di non avere in tasca il
permesso di soggiorno.

Di recente l'ultimo pacchetto-sicurezza di Maroni ha portato la detenzione
massima nei centri a sei mesi ( e presto diventeranno diciotto, come vuole
l'Unione Europea).
Mesi passati al di là del filo spinato, nutriti con cibo scadente e
drogato, sedati con i tranquillanti, puniti al minimo cenno di rivolta e
insubordinazione. In attesa di un'espulsione che riporterà tante e tanti
nell'inferno delle guerre e della fame.

Da alcuni anni a questa parte, sono stati stretti diversi patti tra Italia
e Libia per il controllo dell'immigrazione. I vari governi italiani hanno
finanziato la costruzione di diversi centri di reclusione dall'altra parte
del mediterraneo: come si viva (e si muoia) in questi posti è facile da
immaginare. Quando vengono espulsi, molti immigrati africani passano dalle
mani della polizia italiana a quelle della polizia libica. Spesso, chi ha i
soldi per corrompere i gendarmi di Gheddafi riesce a salvarsi; chi non li
ha viene lasciato a morire nel deserto.

C'è da stupirsi che gli immigrati prigionieri si rivoltino?
In questi lager ogni giorno decine di individui protestano, si organizzano,
lottano per la libertà ( dal rifiuto del cibo all'ingestione di ferro e
lamette, dalle fughe di massa alla sommossa e al fuoco, come a Lampedusa lo
scorso gennaio). Nei mesi scorsi, a Bari, tre detenuti sono arrivati a
cucirsi la bocca, mentre nei CPT di mezza Italia i reclusi entravano in
sciopero della fame e salivano sui tetti.

Chi gestisce i CPT risponde alla rabbia dei reclusi con gli psicofarmaci,
l'isolamento, i trasferimenti e le botte della polizia.
Così il 9 maggio scorso, nel CPT bolognese gestito dalla Misericordia, una
detenuta magrebina è stata pestata fino a svenire, mentre il 19 marzo un
algerino, Salah Souidani è morto a Ponte Galeria (Roma) perchè la polizia
gli ha rifiutato le cure ma non le botte...

La Misericordia, certo, non è sola nella gestione di questi inferni
(Croce Rossa, Legacoop e altri le fanno buona compagnia). Tuttavia, è nei
suoi CPT, quelli di Modena e Bologna, che vengono rinchiusi gli immigrati
rastrellati in Toscana. Tra l'altro, per colmare questa lacuna, a luglio
inizieranno i lavori per la costruzione di un CIE nel comune di Campi
Bisenzio.

La Misericordia è un'associazione nazionale, e l'autonomia di ogni singola
sede non basta a sgravarla da responsabilità comunque pesanti. Certo, i
singoli volontari hanno ben poca voce in capitolo sulle scelte
dell'organizzazione;evidente ai misericordiosi ha dato fastidio che
qualcuno gliele ricordasse, ma chiudere gli occhi di fronte a queste è
deliberata indifferenza e complicità.
Quanto al pubblico presente, non aveva orecchie per ascoltare, ma solo la
bocca da riempire.
Intendevamo rivolgerci anche ai volontari, convinti come siamo che ognuno
di noi può opporsi a partire dalla propria condizione, secondo le proprie
capacità e sensibilità. Facilissimo è però dimenticarlo, sotto i colpi
di una propaganda mediatica che ci vuole sempre più disumani e
insensibili; e che soprattutto ci fa pensare che "tanto a noi non
toccherà".

E' falso. In una società che non ha più niente da offrire e che ha fatto
dell'odio dei poveri ai più poveri la sua ultima carta, nessuno è al
sicuro. Quando i pescecani dello Stato avranno mangiato l'ultimo pesce
piccolo, chi è certo di non poter essere il prossimo?

E allora chi protesterà per voialtri, signori "italiani", se avete aperto
la bocca solo per ingozzarvi?

LA MISERICORDIA GESTISCE I LAGER
FUOCO AI CPT

laboratorio contro la repressione
labcontrorep@inventati.org


per saperne di più: www.informa-azione.info
http://digilander.libero.it/tempidiguerra

Ven, 05/06/2009 – 10:37
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