Grecia - La polizia cerca le armi degli arrestati
fonte: quotidiano di regime Kathimerini, 13.04.10 - traduzione di Culmine
Ieri, i 6 presunti membri di Lotta Rivoluzionaria sono stati condotti alla corte di Atene. I sospettati indossavano giubbotti antiproiettile.
All'esterno un piccolo gruppo di persone gridava in loro sostegno.
Ieri, mentre i 6 presunti membri del gruppo di guerriglia estremista Lotta Rivoluzionaria comparivano di fronte al pubblico ministero, gli agenti dell'unità antiterrorismo della polizia hanno continuato la ricerca di un
nascondiglio contenente esplosivi e delle armi utilizzate dall'organizzazione.
I cinque uomini e la donna, di età compresa tra i 30 ed i 41 anni, sono stati accusati di appartenenza ad un gruppo terrorista, molteplici tentati omicidi, per via delle esplosioni e dei colpi d'arma da fuoco in relazione ad una serie di attacchi contro le forze di polizia ed obiettivi governativi e dell'imprenditoria nel corso degli ultimi sette anni. Tre
dei sei indagati hanno tempo fino a domani per preparare la difesa; gli altri tre hanno tempo fino a giovedì mattina.
Nikos Maziotis, presunto leader del gruppo, è stato ascoltato mentre diceva che domani non avrebbe dichiarato nulla. "Queste accuse sono motivate politicamente e per questo noi non ci difenderemo; noi non intendiamo legittimare questo processo" questo è quel che il 39enne avrebbe dichiarato alla corte.
Intanto, delle fonti hanno riferito a Kathimerini che la polizia dispone di informazioni che collegano altre 10 persone agli attentati ed agli attacchi armati rivendicati da Lotta Rivoluzionaria. Gli investigatori sono alla ricerca di prove a loro carico in modo da permettere l'emissione di ulteriori mandati di cattura.
Pare che sia notevole il materiale da analizzare. Una fonte della polizia ha affermato che per ora è stato esaminato solo il 10% degli elementi di prova, raccolti durante le perquisizioni domiciliari nelle case degli indagati.
La polizia sta anche cercando il nascondiglio in cui l'organizzazione avrebbe immagazzinato armi ed esplosivi per gli attacchi. Finora le perquisizioni in una serie di appartamenti - di cui uno a Nea Filadelfia, nel nord di Atene, dove si presume che i sospetti s'incontrassero prima di quasi tutti gli attacchi - hanno permesso il sequestro di computer con gli hard disk contenenti proclami e schizzi disegnati a mano, ma non armi ed esplosivi. Secondo le fonti, la polizia ritiene che il deposito di armi si trovi nel triangolo formato dai distretti ateniesi di Nea Ionia, Nea Filadelfia e Perissos.
Esperti della scientifica hanno esaminato i fori dei proiettili sparati da un fucile d'assalto kalashnikov trovati su un punto remoto alle pendici del monte Hymettusi. Gli investigatori avevano seguito uno dei sei indagati in quel luogo durante il fine settimana precedente agli arresti. La polizia ritiene che il gruppo si recasse in quel luogo per esercitarsi
al tiro.
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