I cadaveri di tre clandestini trovati in un tir

fonte corriere.it

Un quarto immigrato, forse iracheno, è ricoverato in gravi condizioni. Il camion, con targa ceca, era diretto in Germania

MESTRE - Tre clandestini morti congelati. All'interno della cella frigorifera di un tir, fermo alla stazione di servizio «Bazzera» lungo la A4, nei pressi di Mestre, direzione Trieste. Lo ha detto un funzionario della questura di Venezia.
QUARTO - A bordo del tir, che trasportava cocomeri, c'era anche un quarto immigrato che è vivo, ma si trova in gravi condizioni all'ospedale di Mestre. I quattro clandestini sarebbero di nazionalità irachena. Una pattuglia della polizia stradale è stata fermata dall'autista dell'autoarticolato, con targa ceca, proveniente dalla Grecia e diretto in Germania. La polstrada ha controllato il Tir facendo la macabra scoperta. Sul posto sono intervenuti la polizia scientifica e gli agenti della squadra mobile che ora si occupano delle indagini.

14 luglio 2007



fonte espresso.it

I corpi dei giovani scoperti alla Bazzera dall’autista arrivato a Venezia dalla Grecia, erano senza vita da molte ore. Salvato il quarto, ma è grave

Morti soffocati nel camion di angurie
Massimo Scattolin

L’orribile fine di tre clandestini iracheni, e i turisti corrono a fare foto

MESTRE. Pur di arrivare in Germania si erano rinchiusi all'interno di un camion di angurie con targa della Repubblica ceca proveniente da Igoumenitsa, in Grecia, e sbarcato al porto di Venezia alle 8 di ieri. Il disperato viaggio di quattro iracheni si è però interrotto nell'area di servizio Bazzera sud nel modo più tragico. Tre sono stati trovati morti per asfissia, adagiati sopra le casse di cocomeri. Il quarto, agonizzante, è ricoverato in rianimazione all'Umberto I di Mestre.

Il macabro ritrovamento dei corpi nudi, ormai irrigiditi dal rigor mortis, è diventato una sorta di diversivo per i turisti che hanno scelto l'area di Bazzera Sud per la propria sosta sulla via delle vacanze. Addentando un panino o sorseggiando la Coca Cola, c'è chi ha approfittato della sosta sul piazzale per immortalare l'evento.

Curiosi. Numerosi i turisti che si sono avvicinati al nastro bianco-rosso con cui le forze dell'ordine hanno delimitato l'area off limits per far scattare telefonini e macchine fotografiche digitali. Una testimonianza «diversa» da esibire qualche ora dopo sotto l'ombrellone.

Nudo. Del resto il corpo nudo di uno degli iracheni, irrigidito sopra le cataste di casse di Ellenik Watermelon, angurie extra quality della Tsiausis Export, era ben visibile anche a distanza. I portelloni spalancati del camion coibentato, una sorta di frigo in cui la temperatura viene mantenuta a un livello non superiore ai 15 gradi, lasciavano in mostra uno dei tre cadaveri, coperto da un lenzuolo soltanto all'arrivo degli addetti di Vesta solo tre ore dopo il macabro ritrovamento.

Il fatto. «Saranno state le 9.10 - racconta Michele Vescovo, addetto alla cassa del rifornimento carburante della Bazzera - Il camionista (di nazionalità ceca, ndr) è venuto qui con una donna. Mi ha detto Polizei. All'inizio non capivo. Pensavo avesse subito un furto, come spesso succede. Gli ho fatto un gesto con la mano e lui mi ha detto sì. Non sembrava particolarmente agitato. Certo non immaginavo, dal suo comportamento, che dovesse denunciare un fatto così». E' stato dato l'allarme alla polizia. Prima della polizia, però, sul posto è arrivato il Suem.

I corpi. Il medico del 118 ha constatato il decesso di tre persone, tutte di età apparente compresa tra i 25 e i 30 anni. Il quarto è stato subito trasportato alla camera iperbarica di Marghera dove è stato sottoposto a un intervento di ossigenazione e successivamente ricoverato all'ospedale Umberto I di Mestre, dov'è ancora piantonato dalla polizia. Una volta ristabilitosi la sua testimonianza risulterà probabilmente decisiva per gli investigatori.
Cos'è successo. Le indagini sono affidate alla Squadra mobile veneziana, giunta sul posto con la scientifica, il medico legale Valentina Meneghini, le pattuglie della Polstrada e gli addetti di Autovie Venete. Stando alla prima ricostruzione, il camionista, un ceco di 33 anni, si sarebbe accorto della presenza degli iracheni (solo uno, età 26 anni, sarebbe stato identificato) ieri mattina, nel parcheggio della Bazzera. Il camionista, maglietta bianca e pantaloncini rossi, ha continuato a passeggiare nervosamente nei pressi del tir durante l'ispezione delle forze dell'ordine. L'uomo era accompagnato da una donna ventiseienne - capelli biondi, canottiera arancione e pantaloncini azzurri - che ne ha condiviso la tragica scoperta. Nel pomeriggio è stato interrogato per ore dal pm Alessia Tavarnesi e dagli investigatori della Mobile. Un interrogatorio lungo e reso complicato dal fatto che nessuno dei due parla italiano. Il camionista, il quale avrebbe affermato di non avere mai aperto il portellone fino a ieri mattina, avrebbe comunque escluso qualunque responsabilità.
La denuncia. Melting Pot Europa, intanto, denuncia l'insensibilità dimostrata nei confronti delle vittime. «Nessun telone ha coperto queste persone - si legge in un comunicato -. Nude, sopra le angurie, così come sono spirate, per ore sotto il sole e sotto gli occhi di moltissimi viaggiatori diretti alle spiagge del litorale e della Croazia».

Lun, 16/07/2007 – 14:57
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