Imperialismo - Una miniera di motivi per occupare l'Afghanistan

Pochi giorni fa, il presidente federale tedesco Horst Köhler era stato costretto a dimettersi per essersi fatto fuggire una banale verità sulla guerra in Afghanistan, un lapsus dimentico della retorica sulla "missione di pace": «Un Paese delle nostre dimensioni, concentrato sull'export e quindi sulla dipendenza dal commercio estero, deve rendersi conto che gli sviluppi militari sono necessari in un'emergenza per proteggere i nostri interessi, ad esempio per quanto riguarda le rotte commerciali o per impedire instabilità regionali che potrebbero influire negativamente sul nostro commercio, sull'occupazione e sui redditi».
Oggi viene diffusa la notizia di "una miniera di buoni motivi" per contiuare a cercare di occupare ed egemonizzare l'Afghanistan, un paese che ha sempre rappresentato una debacle per qualunque forza imperialista vi abbia provato negli ultimi due secoli. 

fonte: rainews24


Gli Stati Uniti hanno scoperto in Afghanistan un tesoro di giacimenti minerari che potrebbe radicalmente cambiare l'economia afghana e il corso della guerra. I giacimenti, secondo il New York Times che cita in proposito alti funzionari del governo americano, valgono circa mille miliardi di dollari e includono vene di ferro, rame, cobalto, oro e litio.

"Sono metalli essenziali all'industria moderna e l'Afghanistan un giorno potrebbe diventare uno dei più importanti centri minerari del mondo", hanno detto le fonti che hanno chiesto di non essere identificate.

In un memorandum interno del Pentagono si afferma ad esempio che l'Afghanistan potrebbe diventare "l'Arabia Saudita del litio", un materiale indispensabile nella produzione di batterie per i lap-top e i blackberry.

La vasta scala di ricchezze minerarie afghane è stata scoperta da un piccolo team di esperti del Pentagono e da geologi americani. Il governo afghano e il presidente Hamid Karzai sono stati informati di recente, hanno indicato le fonti.

Il responsabile del Central Command, generale David Petraeus, ha conferma è l'esistenza dei giacimenti in una intervista al New York Times: "Il potenziale è enorme. Ci sono molti se, ma in ogni caso è una scoperta significativa".

 

Lun, 14/06/2010 – 14:13
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