Lecce, sacerdote condannato per sequestro di donne immigrate
BARI (Reuters) - Un sacerdote accusato di sequestro e violenze contro donne immigrate ospiti del centro di accoglienza di cui era responsabile in Puglia è stato condannato oggi dal tribunale di Lecce a cinque anni di carcere. Lo riferiscono fonti giudiziarie.
Don Cesare Lodeserto, ex direttore del Centro di accoglienza per immigrati "Regina Pacis" di San Foca, cittadina in provincia di Lecce, era stato arrestato il 12 marzo di due anni fa a Mantova, presso una struttura "gemella" di quella pugliese, su mandato della procura leccese.
Il sacerdote, accusato di calunnia, sequestro di persona, minacce e violenza nei confronti di donne moldave e rumene, trascorse alcuni giorni in carcere, poi gli furono concessi gli arresti domiciliari in casa di una sorella.
Per gli inquirenti, il sacerdote aveva cercato di trattenere contro il loro volere nel centro alcune donne immigrate. In un primo momento la Curia difese il religioso, spiegando che le donne, ospitate nel centro per sfuggire alla prostituzione, erano state trovate ubriache e invitate a non uscire per evitare problemi.
Pochi mesi dopo, però, la Curia chiude definitivamente il centro di accoglienza, mentre don Lodeserto scelse il rito abbreviato.
Oggi è arrivata la condanna a 5 anni e 4 mesi di carcere, disposta dal giudice Nicola Laricca, che insieme al religioso ha condannato anche il nipote Giuseppe Lodeserto a 3 anni e due mesi e una collaboratrice, Natalia Vieru, a 2 anni e 8 mesi.
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