Cile - Lettera aperta di Patricia Troncoso
nell’86° giorno di sciopero della fame e di fronte alla morte di Matías Catrileo
Al mio caro popolo, ad ognuno dei miei cari lamuen (fratelli e sorelle); alle madri di Matías e di Alex:
Voglio esprimere il mio più profondo cordoglio per la morte del Weichafe Matías Catrileo Quezada. Il nostro lamuen ci ha offerto la generosità della sua gioventù ed ognuna delle sue virtù, delle quali non ha esitato nel porle al servizio del suo popolo.
Oggi è un giorno di lutto, non solo per il popolo Mapuche, ma per tutti i popoli che cercano di spezzare le catene oppressive del sistema economico immorale e disumano; che ci sottomette, ci impoverisce e ci sfrutta.
Matías, così come Alex Lemun, che ho conosciuto, sono esempi dei quali il nostro popolo deve tornare a nutrirsi, deve tornare a innalzare, deve tornare a difendere. Noi tutti siamo responsabili del futuro della lotta del nostro popolo, siamo coloro che hanno aiutato a recuperare la speranza di un futuro migliore per i nostri giovani e i nostri figli.
Ogni prigioniero politico Mapuche è la testimonianza quotidiana del fatto che questa lotta non è di pochi, ma di tutti noi, e che la terra stessa ha recuperato la vita da quelli che ha fatto nascere.
Grazie lamuen Matías Catrileo, grazie lamuen Alex Lemun. La loro lotta è un esempio di valore e di lealtà verso la terra e la propria gente.
Dall’ospedale di Angol
Patricia Troncoso Robles
Prigioniera politica Mapuche
Nell’86°giorno di sciopero della fame, che non si arrende di fronte allo huinca invasore.
WEWAIN PU LAMUEN
Fino a che ci saranno colihues (pianta mapuche), i colihues nasceranno
Se uno cade, 10 si solleveranno
MARICHIWEW (10 volte vinceremo)
Angol, 4 gennaio 2008, ore 14:00
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