Liberazioni di fagiani a Como e Ravenna

fonte: http://www.veganlink.antifa.net

RAVENNA. Liberati 11 mila fagiani nel ravennate

Brutto periodo per gli allevatori di fagiani!

Da Corriere Romagna del 19.07.2007

E' molto probabilmente opera di animalisti l'azione svolta alle prime luci di giovedi' quando ignoti, dopo aver spezzato 500 metri di recinzione, hanno fatto irruzione in un'azienda agricola di via Argine Montone sinistro a San Marco, nel ravennate, liberando 11mila fagiani custoditi in un recinto.
Sull'episodio stanno indagando gli agenti della Digos della Questura di Ravenna. I volatili erano destinati a ripopolare la fauna romagnola.

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COMO. Liberati 2000 fagiani

tratto da La Provincia di Como del 25.07.2007

FIGINO SERENZA Raid notturno al Roncone: ad entrare in azione sarebbero state 5 o 6 persone, tagliata buona parte della recinzione
Distruggono le voliere e liberano duemila fagiani

Figino Serenza (CO) - Oltre 2000 fagiani fatti fuggire, una decina di voliere devastate, le reti fatte a pezzi. E un danno di 150 mila Euro. Quanto avvenuto l'altra notte all'azienda faunistica Roncorone, situata nell'omonima localita' di Figino Serenza, sembra essere un vero e proprio raid voluto da qualcuno con il solo scopo di danneggiare l'allevamento e liberare gli uccelli.
"Un vero disastro - spiega Clara Consonni, titolare dell'azienda, la prima ieri ad accorgersi del danneggiamento - quando ho visto cosa era successo, mi veniva da piangere". "Come di consueto - racconta - ci siamo alzati verso le sei. Quando sono scesa ho visto che c'era qualche fagiano fuggito fuori dalla voliera. In un primo momento ho pensato che qualcuno, la sera prima, si fosse dimenticato il cancelletto aperto. Poi pero' sono andata nelle voliere e ho visto un vero e proprio disastro". durante la notte, qualcuno era riuscito ad entrare nell'azienda utilizzando un cancelletto nella zona piu' lontana rispetto alla cascina dove abitano i titolari. Qui, probabilmente con tronchesini, cesoie e tenaglie hanno dato vita ad un vero e proprio raid, tagliando sistematicamente tutte le reti di protezione, distruggendo di fatto le 10 voliere dove venivano allevati i fagiani. "Non so in quanti potessero essere - conferma Giancarlo Chiappetta, marito di Clara - ma almeno in 5 o 6. Hanno tagliato tutte la reti, sia quelle di tela che quelle di fil diferro". Per completare il danno, hanno tranciato anche i cavi di acciaio che facevano da tiranti per la rete di copertura della voliera. E non e' stato nemmeno difficile far fuggire i fagiani che sono volati oltre le recinzioni senza alcun problema per poi andare, nella maggior parte dei casi, in un vicino campo di granturco. Non si tratterebbe affatto di un furto, bensi' di una sorta di "attentato". O almeno e' quello che credono i titolari. "Penso - afferma chiappetta - che sia stato qualche strano gruppo di ambientalisti. Perche' comunque, se fosse stato un furto, avrebbero semplicemente aperto un varco nella rete e si sarebbero presi i fagiani che gli servivano. Ma qui hanno intenzionalmente spaccato tutto, hanno anche abbattuto un palo di sostegno della struttura".
Sarebbero almeno 2000 i fagiani che sarebbero fuggiti nei campi vicino, tanto che nelle vie vicine non e' affatto difficile trovare uno di questi animali che attraversano la strada. Una fuga che, per i poveri volatili sarebbe pero' piu' dannosa che altro. "Questi fagiani - spiega Chiappetta - hanno ancora il copribecco. Per questo motivo non hanno la possibilita' di nutrirsi, oltre al fatto che non essendoci fonti d' acqua nella zona non possono nemmeno bere. Lo dico sinceramente chi ha fatto questo gesto forse non si e' reso conto che non ha dato a questi fagiani la liberta', ma li ha sostanzialmente condannati a morte". Senza contare il fatto che questi animali allevati nelle voliere, non hanno nemmeno l' abitudine di trovarsi il cibo autonomamente. Per quanto riguarda l' azienda, invece, si tratta di un danno stimato intorno ai 150 mila euro."Sono venuti ad aiutarci in tanti, per sistemare le recinzioni - conclude Chiappetta - anche alcuni cacciatori sono venuti per cercare di riparare in qualche modo le reti. Ad avremo molto da lavorare, per far tornare tutto a posto,come era prima. Speriamo anche che qualche fagiano, spinto dalla fame, possa tornare indietro". I titolari hanno poi presentato denuncia ai carabinieri dello stato di Cantu'.

Gio, 02/08/2007 – 13:32
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