Milano - Presunta aggressione a Santanchè

fonte: corriere.it

MILANO- «Sono stata aggredita, colpita da un uomo con un braccio ingessato e gettata a terra». È il racconto di Daniela Santanchè. La leader del Movimento dell'Italia stava protestando, domenica mattina, contro l'uso del burqa davanti al Teatro Ciak, alla Fabbrica del Vapore di Milano, dove si stava svolgendo una festa islamica per la fine del Ramadan. Quando, all'improvviso, un uomo le si è scagliato contro. Poi gli insulti e le minacce. «Domani morirai». Oppure: «Fai schifo». Una versione che però è rinnegata dalla comunità islamica. E la accusa di «atto propagandistico fatto sulla pelle dei musulmani».

LA VICENDA- L'uomo sarebbe stato individuato dalle forze dell'ordine. L'ex parlamentare, però, ha ottenuto di entrare nel teatro in un clima di grande tensione, affermando che «qui siamo in Italia e non in un califfato». È stata scortata dalla polizia con l'intenzione di parlare con alcune donne. Esponenti della comunità musulmana hanno stigmatizzato l'aggressione e gli insulti verso la Santanchè ma hanno anche rivendicato il diritto delle loro donne ad indossare il burqa. All'esponente di destra, accompagnata al Fatebenefratelli, sono state riscontrate contusioni toraciche estese con una prognosi di venti giorni.

LA SMENTITA- La comunità islamica, però, nega tutte le dichiarazioni della Santanchè. E gli esponenti sostengono che sia stata lei «ad aggredire strappando il velo alle donne e a gettarsi a terra» aggiungendo che «comunque la festa non è stata assolutamente rovinata». Il presidente dell'Istituto culturale islamico di viale Jenner, Abdel Hamid Shaari, molto sereno, ha affermato: «Se la signora Santanchè ritiene che qualcuno l'ha aggredita faccia la sua denuncia e poi ci sono organi preposti ad accertare la verità. Comunque nessuno l'ha aggredita o minacciata, cosa impossibile visto che c'era un cordone delle forze dell'ordine che ringraziamo. Oggi siamo in festa e lei ha cercato con un manipolo di persone di strappare il velo alle donne velate. Una provocazione vera e propria»

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Dom, 20/09/2009 – 12:39
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