Perugia - Fascismo e antifascismo istituzionale

riceviamo e diffondiamo:

Sabato 31 marzo i Fascisti di Forza Nuova hanno sfilato per le strade di Perugia (Hotel Grifo, via della Pallotta fino a Piazza del Bacio, poco sopra la stazione di Fotivegge). Gli Antifascisti e gli Antiautoritari del presidio MOTIVATO hanno cercato in diversi modi di raggiungere la marcia delle merde nere ma non è stato possibile soprattutto per lo schieramento di forze del disordine... i momenti di tensione in ogni caso non sono mancati.

Tralasciando le dinamiche di movimento all'interno della città e dello spazio urbano è da segnalare un ennesimo caso di Ambiguità Antifascista portata avanti da diversi personaggi di spicco di Perugia, tra i quali il sindaco Boccali attorniato da politicanti e personaggi all'interno del consiglio comunale. Non da tralasciare il ruolo dell'ANPI che portando con se un bagaglio storico come quello della Resistenza Antifascista (ma quella vera di qualche annetto fa) ha deciso di schierarsi contro i metodi duri... cioè ha giudicato superfluo e poco costituzionale qualsiasi metodo che avrebbe impedito a quelle merde fasciste di muoversi in città. Naturalmente oltre al consiglio comunale, ANPI e alcuni Antifascisti democratici c'è da segnalare che tutti i partiti di sinistra, compresi quelli universitari, che stavano al secondo presidio “costituzionale” hanno accolto l'arrivo dei disturbatori antifascisti sinceri e motivati con un fare un po' schifato... insomma, non gli è stato molto bene che qualcuno li contestasse per la loro inerzia antifascista.

L'Antifascismo deve essere d'azione, motivato e sincero... non possono esserci ostacoli burocratici o istituzionali tra le idee e il dato di fatto. Ci chiediamo oltre a questo quanto sia possibile dichiararsi antifascisti e svolgere funzioni politiche all'interno di dinamiche istituzionali tramite le quali anche associazioni e partiti neofascisti agiscono.

Noi chiediamo agli Antifascisti sinceri di prendere le distanze da questo atteggiamento ambiguo e di riconoscere come fascismo tutte quelle pratiche politiche che prevedono la delega delle proprie volontà e di cominciare a fare un percorso critico verso tutto quello che fino ad ora, per abitudine e per cultura, non è stato mai messo in discussione.


Con sincerità, Antiautoritari.

Mar, 03/04/2012 – 19:46
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