[Pg] Assemblea popolare contro tutte le nocività

05/10/2007 - 17:00
05/10/2007 - 19:00

L’aggressione ambientale in Umbria non conosce tregua,
anche perché non esiste in questa regione nessun genere di
opposizione politica alle scelte scellerate dei nostri
amministratori: da una parte un centrosinistra che
costruisce e difende discariche, inceneritori, centrali a
carbone, che concede appalti edili a ditte di dubbia morale
nelle quali si verificano continuamente incidenti anche
mortali, che manovra gli enti che dovrebbero controllare la
qualità dell’aria fornendo informazioni che poi si
rivelano false; dall’altra abbiamo un centrodestra che si
dispera e si morde i gomiti per non essere lui a fare queste
cose, un centrodestra che salva il governo regionale dalla
crisi su provvedimenti come la privatizzazione delle acque e
la concessione delle sorgenti del Rio Fergia alla Rocchetta.
Di fronte a questa situazione l’unico segno di opposizione
sono stati i piccoli e grandi comitati popolari, gruppi
ambientalisti, sindacati di base, nati e cresciuti negli
ultimi anni. Proprio per questo abbiamo voluto promuovere un
incontro pubblico con alcune delle realtà più radicali e
più radicate in questo angolo di territorio compreso tra
Terni, Spoleto e Val Nerina. Per fare il punto della
situazione sulla lotta spoletina dopo il successo del corteo
del 9 giugno (600 persone in piazza a manifestare “contro
tutti gli scempi”), per ascoltare e divulgare le
rivendicazioni del comitato che a Terni si batte contro gli
inceneritori, per discutere del problema costituito dalla
costruzione dell’ennesimo acquedotto sul Nera che rischia
di prosciugare il fiume di fronte ad un sistema idrico come
quello ternano che spreca il 50 % della propria acqua, ma
anche per sottolineare il fatto che l’ambiente è anche
quello in cui si lavora, per non dimenticare le frequenti
tragedie e per fare qualcosa per spostare fuori dai centri
abitati quelle fabbriche che rischiano di provocare nuovi
incidenti.
Le promesse dei partiti non sono state mantenute, le
richieste di abolire una legge come la 626 che permette ai
padroni di autocertificare il proprio livello di sicurezza
non sono state neanche ascoltate, le stesse parole
pronunciate il 9 giugno in piazza dall’onorevole Folena
sull’ecomostro, che non è certo il solo problema a
Spoleto ma era stato simbolo di quella protesta, suonano
lontane e puzzano di opportunismo politico.

Non è delegando ai partiti, alle aule di tribunale, ai
ricorsi e alle scartoffie la lotta ambientale che cambieremo
questa situazione!

Riprendiamoci le piazze, ridiamo voce alla mobilitazione
popolare!

Venerdì 5 ottobre 2007, incontro pubblico a Spoleto, ore
17 palazzo Collicola

Interverranno, tra gli altri: Michele Fabiani del Gruppo
Difesa Ambiente Spoleto, Francesca Nicolini del Comitato NO
inceneritori Terni, Gianni Iacarella del Comitato contro
l’acquedotto Scheggino-Pentima, Ettore Magrini della
RdB-CUB.

Gruppo Difesa Ambiente Spoleto( gruppoambientespo@libero.it)

Mar, 25/09/2007 – 17:10
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