Quartu - Quaranta clandestini evadono dall’hotel Califfo
fonte lanuova
I fuggitivi facevano parte di un gruppo di 104 persone
che i carabinieri e la polizia avevano fermato nelle coste del sud dell’isola
Quartu, erano alloggiati provvisoriamente in albergo: riacciuffati ieri pomeriggio
QUARTU. Hanno aspettato che fosse notte fonda e forse anche il cambio di guardia tra agenti di polizia e carabinieri. Poi, approfittando della confusione, una quarantina di immigrati clandestini fermati nei giorni scorsi sulle coste meridionali della Sardegna e provvisoriamente alloggiati all’Hotel Califfo, sul litorale di Quartu, si sono allontanati in tutta fretta facendo perdere le proprie tracce. Un’evasione a tutti gli effetti, seppure da un albergo a «quattro stelle». Ma durata appena poche ore: le forze dell’ordine, che hanno setacciato tutta la campagna circostante, li hanno acciuffati quasi tutti nel tardo pomeriggio.
I clandestini che si sono dati alla macchia erano arrivati dall’Algeria e facevano parte di un gruppo di 104 clandestini che i carabinieri e la polizia avevano fermato lo scorso weekend nella zona di Teulada (per la precisione, gli ultimi dodici sono stati bloccati lunedì notte a Carloforte). E siccome il «Centro di prima accoglienza» di Elmas, inaugurato neanche un mese fa, è già pieno come un uovo, la prefettura non aveva potuto far altro che ospitarli in un hotel. Per l’occasione era stato scelto il Califfo, quattro stelle e quattro piani, piscina e impianti sportivi. Peccato che tutti questi servizi non fossero riservati agli ospiti senza permesso di soggiorno. Che infatti appena ne hanno avuto la possibilità se la sono data a gambe levate.
Pare - ma la polizia smentisce - che alcuni fuggitivi si siano calati dalla finestre come in film ambientato nel penitenzario di Sing Sing. Tutto per poi scappare passando per i terrazzi. Di più: secondo un’agenzia di stampa, un turista napoletano avrebbe raccontato addirittura di aver visto due ragazzi dalla pelle olivastra mentre armeggiavano nel terrazzo della sua camera. E che proprio a causa di questa «visione» sia stato costretto ad abbandonare l’albergo. Chissà.
Ciò che è certo, tuttavia, è che il Reparto immigrazione della questura, coordinato da Giacinto Matera, nel tardo pomeriggio è riuscito a bloccare buona parte dei fuggiaschi, a questo punto irrimediabilmente destinati all’immediata espulsione dall’Italia. E che dal Siap, il sindacato degli agenti di polizia, è partito l’ennesimo grido di dolore per quella che ormai viene considerata una situazione intollerabile. «L’arrivo degli immigrati - spiega il segretario generale per Cagliari, Massimo Zucconi Martelli - era nel conto da tempo e prevedeva un dispositivo di sicurezza già attivo e pronto a contrastare tale fenomeno, in maniera tale da affrontarlo seriamente in ogni suo aspetto, accoglienza e vigilanza degli stessi immigrati». Ma non sarebbe andata così. «Esatto - continua Zucconi Martelli - tanto è vero che la questura di Cagliari si trova in costante emergenza ed è impreparata e assolutamente priva di risorse umane da destinare al delicato compito di vigilanza e gestione degli immigrati clandestini».
Quello del sindacalista è un vero e proprio sfogo. «Il Centro di Elmas in pochi giorni ha raggiunto la capienza massima - spiega ancora - e i clandestini in esubero, spesso provenienti da nazioni in cui imperversa il terrorismo, sono stati ospitati come al solito in alcuni alberghi della costa. Ma noi siamo troppo pochi per unm compito così gravoso.
Basti pensare che sinora a intervenire sulle coste del Sulcis per bloccare i clandestini, ovvero a 70 chilometri da Cagliari, sono state chiamate le volanti dal capoluogo, assolutamente impreparate a affrontare un simile problema e non idoneamente equipaggiate con qualsivoglia dispositivo di protezione individuale per la salvaguardia della propria salute».
(25 giugno 2008)
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