Salerno - Contestati Beppe Grillo e il M5S
riceviamo e diffondiamo:
Grillo contestato a Salerno 21/01/2013
NOI CHE NON ABBIAMO GRILLI PER LA TESTA...
A Salerno è cominciata la campagna elettorale. I primi candidati a scendere in piazza sono stati quelli del movimento 5 stelle con un comizio del loro "guru" e "capo politico" Beppe Grillo. Chi come noi sostiene e pratica l'autorganizzazione, il rifiuto della delega e delle illusioni istituzionali, ha colto l'occasione per ribadire il proprio astensionismo attivo e criticare le posizioni di tutti i vari schieramenti in campo. Nel caso del movimento 5 stelle, non si può tacere su alcune posizioni populiste, stataliste, giustizialiste, nazionaliste, xenofobe, razziste e fasciste presenti in tale movimento. Il m5s si basa su un rapporto diretto tra un capo carismatico e le masse popolari, rappresenta in maniera idealizzata un inesistente “popolo”, senza contraddizioni di classe (populismo). Crede nel ruolo positivo dello Stato e nella possibilità di riformarlo in maniera giusta ed etica, senza corruzione e sprechi (Statalismo). Propugna una nazione chiusa in se stessa e in concorrenza con le altre nazioni (Nazionalismo). Vuole un paese che controlli in modo ancora più severo i flussi migratori (xenofobia), specialmente nei confronti di rom e rumeni additati come criminali (razzismo), sostiene un superamento delle categorie politiche di destra e sinistra, rendendosi complice di una voluta sottovalutazione del pericolo rappresentato da formazioni dichiaratamente fasciste (fascismo). Per questi e altri motivi, anche noi eravamo in piazza a contestare il comizio di Grillo e del M5S, a ribadire che l'Antifascismo non è una principio ed una pratica superata, ma un valore da difendere, che il fascismo è ancora presente in Italia, e che CasaPound – con la quale Grillo pochi giorni fa dialogava amabilmente sottolineando la condivisione di alcuni punti programmatici - a Salerno come in altre parti d'Italia, è stata protagonista di omicidi razzisti, aggressioni, devastazioni a Centri sociali ecc.. . Abbiamo ricordato che storicamente i fascisti aggredivano lavoratori in lotta, distruggevano sedi sindacali, e che oggi in paesi devastati dalla crisi come la Grecia i fascisti rilanciano il loro classico ruolo di cani da guardia del sistema contro gli antagonisti, i lavoratori e i migranti. Abbiamo fatto notare che il fascismo in Italia esiste ancora e che lo viviamo ogni giorno sulla nostra pelle, dall'avanzare dell'arroganza padronale alla repressione attuata dagli apparati dello Stato, alle organizzazioni fasciste presenti sui nostri territori. Abbiamo ribadito, sul palco, che concetti come «non siamo nè di destra nè di sinistra» (usati molto spesso dai grillini oltre che dai fascisti), aprono le porte alle forze reazionarie e ad una guerra tra i poveri, e che l' unico modo per riprenderci in mano le nostre vite è smetterla di delegare ai governanti. Non è stato facile esprimere le proprie posizioni, spintonati dagli astanti, tra i fischi e le ingiurie di chi preferiva lo show di Grillo, microfoni improvvisamente spenti, censure da parte dei media, l'intervento e le minacce degli agenti della digos di portarci in questura e che solo la compattezza del gruppo ha evitato.
Contro e oltre le elezioni, continueremo a portare avanti le lotte sulle quali quotidianamente siamo impegnati: dal reddito incondizionato alla lotta per la casa, per servizi pubblici e gratuiti, contro l'alta velocità e le devastazioni ambientali , per un istruzione libertaria, contro la repressione eccetera. Lotte che delineano già le nostre rivendicazioni e le nostre proposte, elaborate collettivamente in assemblee formatesi dal basso, lotte che perseverano e maturano ogni giorno di più attraverso pratiche di autorganizzazione al di fuori dei meccanismi istituzionali. Non crediamo nella possibilità di riformare o migliorare il sistema. Questo sistema va abbattuto attraverso forme di resistenza e di attacco, attraverso l'azione diretta volta a liberare quanto più possibile le nostre vite dalla macchina oppressiva dello Stato - Capitale.
In una città dove i migranti ed i senza tetto vengono perseguitati dalle forze dell'ordine, incaricate dal Comune di "ripulire" la città, dove non si può manifestare liberamente, dove ogni forma di dissenso è criminalizzata e messa a tacere, dove la cantierizzazione selvaggia la fa da padrone in nome delle «grandi opere» e della città europea, dove i compagni antifascisti vengono denunciati per aver cancellato delle scritte fasciste e i compagni/e impegnati/e nelle lotte sociali subiscono repressione,
Noi diciamo no al fascismo ed agli amici dei fascisti, qui e ovunque!
NON DELEGARE, NON VOTARE, LOTTA !
Kollettivo Wobbly
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