S.Benedetto del Tronto - Rivendicazione sabotaggio di un distributore Eni

riceviamo da mail anonima:

"LA NOTTE DEL 22.12 A S.BENEDETTO DEL TRONTO SABOTATO DISTRIBUTORE ENI CON POLIURETANO NELLE POMPE.RIVENDICATO COL SEGUENTE VOLANTINO:ATTACCHIAMO ENI PERCHE' RESPONSABILE DEL DISASTRO IN CUI VERSA IL TERRITORIO DEL DELTA DEL NIGER,E DELLO SFRUTTAMENTO ECONOMICO POLITICO A CUI SOTTOPONE GLI INDIVIDUI KE VI ABITANO.ATTACCHIAMO ENI PERCHE' COMPLICE DEGLI ACCORDI ITALIA LIBIA, CHE CONTRASTANO E REPRIMONO L'IMMIGRAZIONE DI PERSONE IN FUGA DALLA MISERIA,X CREARE LA FORTEZZA EUROPA. ATTACCHIAMO ENI PERCHE' COSTITUITOSI PARTE CIVILE NEL PROCESSO CONTRO GLI ANARCHICI DI BOLOGNA. ATTACCHIAMO ENI X UN ATTACCO GENERALE ALLE STRUTTURE DEL CAPITALE, RESPONSABILI DELLO SFRUTTAMENTO DI INDIVIDUI, UMANI E NON, E DELLA TERRA. SOLIDARIETA' AI-ALLE COMPAGNI-E DI BOLOGNA INDAGATI. SOLIDARIETA' ALLA CCF GRECA. SOLIDARIETA' A CHI LOTTA OGNI GIORNO X LA PROPRIA E ALTRUI LIBERTA. X LA RIVOLTA DIFFUSA.
(A)" .




fonte: "il Resto del Carlino" del 24 dicembre

MANOMESSE POMPE DI BENZINA ALL'AGIP, TROVATO UN VOLANTINO CON SIGLA ANARCHICA

"Gli uomini dell'antiterrorismo e del commissariato di pubblica sicurezza di San benedetto stanno indagando su un atto terroristico di presunta matrice anarchica messo a segno durante la notte fra giovedì e venerdì ai danni dell'area di servizio Agip, alla periferia sud di Grottammare. Ignoti hanno riempito di poliuretano espanso tutte le 'pistole' delle pompe del self service e del servito, ed anche le bocchette del bancomat per il pagamento con le carte e quelle per l'inserimento delle banconote. Sembrava un'azione vandalica e per questo sul posto erano stati chiamati i carabinieri della locale stazione, ma tutto è cambiato, quando a terra, nelle vicinanze dell'ufficio, è stato trovato un volantino, scritto a mano, con cui una sigla anarchica rivendicava l'azione terroristica. A termine di legge si tratta dunque di un presunto attentato che ha richiesto l'intervento degli uomini della Digos che hanno eseguito gli accertamenti del caso ed avviato le indagini. Il gesto è stato scoperto alle 6,45 di ieri dal titolare dell'area di servizio dell'Eni, Walter Lucci che per tutto il giorno ha avuto seri problemi. Sul posto sono intervenuti gli operai specializzati che sono riusciti a riattivare solo alcune delle dodici pompe di erogazione del carburante. Bloccato anche il servizio di pagamento automatico. Nell'antivigilia di Natale è stato davvero un duro colpo per il benzinaio che ha potuto lavorare in maniera limitata e con disservizi alla clientela. L'azione è stata eseguita intorno alla mezzanotte e mezzo. Dai tabulati risulta, infatti, che l'ultimo rifornimento è stato fatto venti minuti dopo la mezzanotte sul self service, pagato con un bancomat. Le indagini sono in corso, ma non tutti sono propensi a credere che si sia trattato di un vero attentato terroristico. Nel volantino, firmato  «x la rivolta diffusa» si legge, tra l'altro:  «Attacchiamo l'Eni perché responsabile del disastro in cui versa il territorio del delta del Niger a causa dell'estrazione dell'oro nero e del dominio economico - politico a cui sottopone gli individui che vi abitano. Attacchiamo l'Eni perchè complice degli accordi Italia - Libia volti a contrastare e reprimere l'immigrazione di persone in fuga dalla miseria e creare la 'Fortezza Europea'. Attacchiamo l'Eni perché costituitasi parte civile nel processo contro gli anarchici di Bologna»."

Mer, 04/01/2012 – 03:23
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