Settimana mondiale per gli animali nei laboratori

fonte veganlink.antifa.net

Per rompere il muro del silenzio..

Nella settimana dedicata agli animali torturati nei laboratori sono state moltissime in tutto il mondo le iniziative per squarciare il muro di silenzio ed omerta' costruito per nascondere agli occhi dei piu' le torture e le tragedie che ogni giorno milioni di animali subiscono nei laborati..torture perpetrate solo per il profitto di pochi che con la scusa del progresso scientifico avvelenano la Terra ed uccidono le persone.
Di seguito due parole sui presidi in Italia.

ROMA

Fin dalle prime ore del mattino abbiamo cominciato il tour romano contro la vivisezione che ha colpito 4 aziende leader nel settore degli esperimenti sugli animali.

Alle 8,00 eravamo davanti ai cancelli di Bristol Mayer Squibb e per due ore abbiamo urlato la verita' in faccia ai dipendenti e ai clienti che entravano ed uscivano.
Abbiamo bloccato una ragazza che stava entrando per un colloquio, gli abbiamo spiegato per chi sarebbe andata a lavorare e ringraziandoci tantissimo ci ha detto che molto probabilmente avrebbe lasciato perdere.
Con due striscioni, vari cartelli, megafono e fischietti, anche se solo in 8, ci hanno sentito per tutto il quartiere!

Alla pausa pranzo ci siamo trasferiti davanti gli uffici di Novartis... massiccio il volantinaggio e lo stupore delle persone nello scoprire che dietro quei vetri a specchio si nascondo sfruttatori ed aguzzini.

Subito dopo siamo passati alla Procter & Gamble e sotto il loro immenso edificio non ci siamo fatti intimorire ed abbiamo dato voce agli animali ... infastiditi dal fatto che la verita' uscisse dalle loro porte cosi' tuonante, si sono inventati che stavamo scavalcando le loro recinzioni! Questo e' sintomo che gli abbiamo dato parecchio fastidio...

Nel pomeriggio siamo andati alla Abbott, altro cliente della vivisezione... abbiamo scoperto che, da poco, e' stata comprata dalla General Electrics ma i fatti non cambiano: Stesse torture! Stessi veleni! Stesse bugie! E stesso trattamento da parte nostra!
Stavolta eravamo solo sette ma ugualmente abbiamo fatto breccia attraverso le mura urlandogli addosso tutta la nostra rabbia...a tal punto che i dipendenti sono usciti (ma direi piu' scappati) da un cancelletto di servizio sul retro che da' su una vietta!
Vigliacchi! La loro coscienza sporca li ha fatti fuggire davanti a soli 7 attivisti!!!

E cosi' si e' conclusa la nostra giornata di presidi: con gli aguzzini che scappano dal retro!
Una bella vittoria! Un'altra giornata complicata per chi sfrutta i nostri fratelli!
E ora che li abbiamo agganciati non li molliamo piu'!

BOLOGNA

In occasione della settimana mondiale degli animali nei laboratori abbiamo voluto portare la voce dei milioni di corpi torturati nel mondo, vittime della vivisezione, direttamente a chi si rende responsabile delle loro sofferenze.
VenerdI' 27 aprile abbiamo fatto due brevi proteste presso due clienti di HLS, il piu' grande laboratorio privato d'Europa che sperimenta su animali.
A Castelmaggiore, vicino a Bologna, e' presente una sede della Bayer Cropscience, la divisione agrochimicadella farmaceutica tedesca; successivamente ci siamo spostati nella vicina Imola agli uffici di Actelion, altro cliente di HLS.
Abbiamo scelto questi due obiettivi per dare il nostro piccolo contributo alla campagna SHAC e per far sapere a tutte le multinazionali che mantengono in vita questo immenso laboratorio quanto sia globale la lotta contro quest'ultimo.

MILANO

Venerdi' 27 Aprile

Venerdi' 27 aprile ci siamo trovati alle ore 11.30 davanti al Dipartimento di Farmacologia dell'Universita' di Milano. Ci siamo trovati davanti a questo laboratorio di tortura non solo per far sapere a tutti cosa si nasconde al suo interno, ma anche per celebrare l'anniversario della liberazione di 10 cani, 12 conigli, 50 topi e 20 ratti dagli stabulari di questo istituto, avvenuta precisamente il 27 aprile di un anno fa.
E' proprio grazie a quella liberazione e ai filmati diffusi in seguito che questo istituto e' entrato nell'occhio del ciclone ed e' divenuto un simbolo della vivisezione universitaria nella citta' di Milano.
Il presidio e' stato partecipato, circa 20 persone, e molto rumoroso.
Non c'e' stato un momento di silenzio tra megafoni utilizzati per dire ai vivisettori cosa pensiamo di loro, sirene e cori a non finire.
Moltissimi sono stati i volantini distribuiti ai passanti, messi sulle auto nel quartiere e dati alle fermate del tram, dove le persone sono rimaste colpite nello scoprire che un laboratorio tortura cani e roditori proprio sotto le loro case.

In seguito ci siamo spostati davanti ad un altro laboratorio di vivisezione, il centro ricerche Sanofi-Midy della Sanofi-Aventis. In questo laboratorio la Sanofi ha autorizzazione per utilizzo di cani e roditori per esperimenti sui propri farmaci. Sanofi e' inoltre tra i principali clienti del piu' grande laboratorio di vivisezione d'Europa, Huntingdon Life Sciences, dove anche con i loro finanziamenti muoiono 500 animali ogni giorno.
Non e' la prima volta che veniamo davanti a questo laboratorio e non sara' certo l'ultima.
L'effetto delle nostre proteste comincia a farsi vedere, soprattutto per il fatto che stavolta Sanofi ha mandato via quasi tutti i suoi dipendenti poco prima che arrivassimo noi.
Svuotare un'azienda alle 14.15 non e' certo un gran guadagno per Sanofi, ma evidentemente confrontarsi con la realta' per i suoi dipendenti sta diventando troppo difficile!
Ogni protesta che teniamo qui davanti raccoglie consensi da parte degli abitanti del quartiere e anche stavolta alcuni si sono uniti al presidio. Una signora col cane ha anche preso in mano il megafono per dire ai vivisettori che il loro lavoro e' una vergogna e sono una disgrazia per l'umanita'.
Se prima questo palazzo poteva sembrare anonimo adesso nel quartiere tutti sanno cosa vi si nasconde.

Sabato 28 Aprile

Lo scopo della giornata di oggi era quello di fare informazione su quanto accade nei laboratori e in generale sulle varie forme di sfruttamento animale. Nel centro di Milano oggi era ben visibile il nostro gazebo, cosi' come le mostre su veganesimo, pellicce e vivisezione.
I principali protagonisti del pomeriggio non eravamo noi, ma alcuni cani salvati dall'orrore dei laboratori. Loro erano la testimonianza vivente di quel milione di animali sacrificati sull'altare della scienza ogni anno in Italia. Loro hanno attirato su di se' l'attenzione di molti passanti inorriditi dall'idea che potessero essere vivisezionati.
Nel corso del pomeriggio sono stati distribuiti moltissimi volantini, molte persone si sono accostate al banchetto per prendere materiale informativo e chiedere cosa fare per aiutare gli animali. Insomma, abbiamo cominciato a rompere il muro di silenzio che circonda i laboratori e tutti i lager in cui gli animali sono sterminati ogni giorno…


Mar, 01/05/2007 – 12:00
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