Solidarietà al Gramigna e agli spazi sociali sgomberati
Lo sgombero avvenuto il 25 Luglio a Padova e a Milano sono l’ennesimo atto di quella manovra repressiva di caccia alle streghe che sta attraversando tutto il bel paese e che ha colpito non solo il Gramigna ma tutte le realtà rivoluzionarie sparse per la penisola.
Ormai non possiamo più stupirci se in questo mondo in cui le guerre diventano missioni di pace e i massacri e le devastazioni ambientali diventano effetti collaterali, chi prova a ribellarsi ed esprimere dissenso nei confronti di questo ordine che provoca solo distruzione, sfruttamento, morte e vantaggi per i potenti di turno, viene isolato e incarcerato ed annientato.
Ma quello che ci piacerebbe in questo momento ricordare
sono i piccoli segnali di rivolta che, nonostante tutto, si sviluppano
in Italia, dall’attacco a Le Pen a Palermo, a Fiore ad Asti fino alla
rivolta nel CPT di Bari. Quello che ci piacerebbe ricordare è che
nonostante l’impiego impari di forze e mezzi da parte del Potere, la
critica radicale al sistema, la messa in discussione delle basi di
questo ordine attraverso pratiche di autorganizzazione non è stata
fermata e crediamo che esisterà sempre qualcuno che lotterà con ogni mezzo necessario contro questo stato delle cose.
Perché il cuore, la passione e l’ansia di libertà e rivolta che ci accomuna tutti e tutte non si possono spezzare facilmente.
Tutta la nostra solidarietà va al CPO Gramigna, agli spazi sociali sgomberati, e a tutti i ribelli e le ribelli che ogni giorno lottano.
Anarchiche e anarchici di Via del Cuore
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