[To] Incontro pubblico con Ancalaf sulla resistenza del popolo Mapuche

22/05/2008 - 18:00
22/05/2008 - 20:00

VICTOR ANCALAF - La resistenza del popolo Mapuche alla repressione delle multinazionali e del governo cileno

Giovedì 22 maggio 2008 alle ore 18

presso Circolo ARCI Basaglia
Via Mantova n° 34 - Torino

Victor Ancalaf è “werken” (messaggero) della Comunità Choin Lafkenche, che si trova nel settore di San Jorge, a 12 Km dalla città di Collipulli, zona agricola e forestale della provincia di Malleco, IX Regione dell’Araucania, al Sud del Cile, della quale Temuco è il capoluogo.
Padre di cinque figli, 43 anni, Ancalaf divenne un riconosciuto leader mapuche quando nel 1998 diede origine, insieme ad altri dirigenti, all’organizzazione mapuche “Coordinamento delle Comunità in Conflitto Arauco – Mallevo” (CAM), nella quale svolse durante due anni il ruolo di portavoce pubblico.Egli è inoltre politico e “lonko” (capo tradizionale) e rappresentante della lotta del popolo Mapuche per l’autodeterminazione, contro il neoliberalismo e contro le multinazionali.
Fu arrestato nel novembre del 2002 nella città di Temuco, mentre si recava ad una riunione mapuche in Manquehue, dove poi sarebbe nato il Coordinamento di Organizzazioni e Identità Territoriali Mapuche.
Trascorre 5 anni in carcere a Concepción, capitale della VIII Regione, detta anche Regione del Bio Bio come prigioniero politico, dal 2002 al 2007.

IL CONTESTO

Bio Bio*, La VIII regione del Cile prende il nome dal Bio Bio, fiume che segna il limite fra le due regioni sopra citate, ha anche una grande importanza in quanto è un luogo storico. Si tratta infatti della frontiera naturale e politica fra il territorio mapuche e l’ impero spagnolo prima, e tra l’esercito cileno e la neo repubblica cilena poi. Ci sono dei trattati firmati fra le parti, datati 1641 che mostrano i confini del territorio che occupava il popolo mapuche.
Victor Ancalaf, fu condannato a 5 anni e un giorno per il caso noto come “attentato d’ incendio terrorista”, con l’ applicazione di questa aberrante legge, ereditata dalla dittatura militare, nel contesto del conflitto per la costruzione di una centrale idroelettrica Ralco nell’ Alto del Bio Bio da parte della multinazionale “ENDESA”.

Lun, 19/05/2008 – 18:14
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