Tolouse | Francia - Appello alla solidarietà con individui colpiti dalla repressione negli ultimi mesi


A proposito delle persone arrestate, condannate e rinchiuse a Tolosa tra novembre e febbraio. Appello alla solidarietà

Mentre è in corso una campagna internazionale di solidarietà contro la condanna di un singolo manifestante a novembre, ci sembra importante fare un punto generale su tutte le condanne e fornire il nostro modesto punto di vista sulla situazione, oltre a fare ampiamente appello alla solidarietà di tutt*.

Ricordiamo che le manifestazioni di novembre sono iniziate con la morte di un ragazzo. Nella zona del Testet erano in molti a dire che un giorno o l’altro l’azione feroce, determinata e legale delle forze dell’ordine sarebbe finita male. Per molti l’emozione è stata forte, perché tutti noi avremmo potuto essere quel ragazzo. Ma l’immedesimazione con il morto, non è stata la stessa quando, qualche giorno prima, in pieno centro di Tolosa, un membro della BAC abbatteva un altro ragazzo durante una rapina.

Le manifestazioni sono cominciate domenica 25 ottobre e dal 1° novembre a Tolosa la repressione si è fatta sistematica.

A nostra conoscenza contiamo:

il 1° novembre, 16 arresti;
l’8 novembre verranno fermate 21 persone;
il 22 novembre ci saranno 17 arresti, 18 se contiamo la persona che si è fatta arrestare davanti al tribunale il martedì successivo durante un presidio di sostegno.
il 21 febbraio, 13 accusati.

Per un totale di almeno:

6 persone incarcerate, di cui 4 ancora dietro le sbarre a Seysses
47 mesi di prigione
34 mesi di condizionale
860 ore di lavori socialmente utili
5 000€ di multa
10 450€ di risarcimento danni per i poliziotti
2 400€ per gli avvocati dei poliziotti (solo per febbraio)
45 500€ di risarcimento per danni materiali

In tutto, nell’insieme delle manifestazioni locali sono state arrestate 68 persone. Un buon numero verrà rilasciato senza procedimenti giudiziari o con un richiamo.
Senza contare la repressione contro la ZAD e contro le manifestazioni che si sono svolte nel Tarn (41 accusati).

(le cifre qui riportate sono suscettibili di cambiare in seguito ai vari appelli in corso e alle condanne che possono esserci sfuggite)

Rifiutiamo di vedere in ciò qualcosa di nuovo o eccezzionale. Abbiamo constatato la militarizzazione crescente della polizia, la loro presenza costante nei quartieri popolari, l’utilizzo di forze speciali e aggressioni, che spesso provocano morti, feriti, mutilazioni. Non si tratta di eccessi o incidenti, ma della conseguenza logica della missione del mantenimento dell’ordine. Pensiamo che dobbiamo organizzare la solidarietà e armare la nostra difesa, di fronte ai problemi di ordine pratico che ci pongono la giustizia, la polizia e le sue armi nelle nostre lotte. Bisogna fare il collegamento tra la repressione quotidiana degli illegalismi popolari e quella delle lotte. Farla finita con l’idea che la polizia faccia un buon lavoro tranne quando ci reprime. La polizia, la giustizia, la prigione sono gli strumenti che rendono possibile la depredazione sociale.

Abbiamo mandato, e ancora lo facciamo, dei vaglia mensili alle persone in prigione; in maniera più generale aiutiamo sul piano finanziario le persone accusate in questi casi. Per noi è una spesa non indifferente e facciamo appello a un’ampia solidarietà.

Potete aiutarci inviando dei contributi (vaglia internazionale) all’indirizzo della “C.A.J” (è sufficiente) a: CAJ c/o Canal sud 40 rue Alfred Duméril 31200, Toulouse. Contatto mail: caj31@riseup.net

 

 Caisse d’Autodéfense Juridique de Toulouse (CAJ)

Ven, 26/06/2015 – 14:36
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