Torino - Lione, applausi per l'intesa, duri solo i No-Tav: "Non finisce qui"

fonte repubblica

Da governo, enti locali, industria e ambientalisti soddisfazione per l'accordo siglato ieri
I comitati annunciano però battaglia: "I sindaci sono caduti nella trappola"

Il ministro Scajola promette che ora per l'inizio dei lavori si farà presto
La prossima verifica sul tracciato concordato è in programma per metà luglio

TORINO - All'indomani della firma dell'accordo che dovrebbe spalancare la strada alla realizzazione della Tav Torino-Lione, un coro di soddisfazione si è alzato da governo, amministrazioni locali, industriali e associazioni ambientaliste. "L'Osservatorio tecnico ha raggiunto il consenso degli enti territoriali su un'ipotesi di tracciato, vi assicuro che mi adopererò affinchè il passaggio della fase di consultazione e di analisi a quella di realizzazione dell'opera avvenga nei tempi più brevi e con costi aggiuntivi più ridotti", promette il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola.

I No-Tav non si arrendono. In trincea rimangono solo i comitati No-Tav, che annunciano battaglia. "La partita è ancora tutta da giocare - commenta l'eurodeputato di Rifondazione comunista Vittorio Agnoletto - I sindaci sono caduti nella trappola dell'Osservatorio e hanno trovato un accordo senza consultare i propri cittadini". "Ora, comunque - prosegue Agnoletto - per rispettare i tempi stabiliti dall'Ue, i lavori del tunnel dovrebbero partire entro gennaio del 2010, tra meno di due anni. E al momento non esiste ancora la Valutazione di Impatto Ambientale, richiesta dall'Europa. Sarà molto difficile per il governo riuscire a rispettare tale termine e superare l'opposizione del movimento No-Tav". "E' inconcepibile - conclude l'eurodeputato - che il governo pensi di spendere 20 miliardi per far arrivare trenta minuti prima le merci da Torino a Lione, di fronte alla drammatica crisi economica attuale".

I complimenti del sindaco. Una voce isolata, rispetto alla pioggia di complimenti arrivata sul "grande mediatore", il presidente dell'Osservatorio Mario Virano. Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, parla di "un primo passo significativo". "Inizia adesso una seconda fase - aggiunge - in cui guai a dare per scontato che le cose avvengono se non si continua a lavorare valorizzando le risorse, il patrimonio, soprattutto di fiducia e capacità di dialogo realizzato nell'Osservatorio".

Il plauso ambientalista. Soddisfatti per la firma dell'intesa anche gli ecologisti. "Questo accordo oltre ad essere un buon passo avanti - sottolinea Edoardo Zanchini, responsabile infrastrutture di Legambiente - ha premiato l'unità dei sindaci e del territorio, lasciando a bocca asciutta il partito degli appalti. Ora è indispensabile procedere per migliorare il trasporto ferroviario con la Francia e in Val Susa". "Grazie alla contestazione al progetto Tav e alla scelta politica di non imporlo ai cittadini con la forza - aggiunge - ora c'è la possibilità di realizzare qualcosa di veramente utile, condiviso con il territorio, le cui priorità non sono state stabilite da chi pensa solo agli appalti. Tra queste l'assoluta necessità di spostare le merci dall'autostrada del Frejus alla ferrovia e il progetto sulla Torino-Lione per migliorare l'offerta ferroviaria e nello stesso tempo adempiere alle richieste dell'Ue".

Confindustria chiede fermezza. Anche la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, si è complimentata oggi per l'intesa raggiunta. "E' un accordo importante - rileva - mi complimento con l'architetto Mario Virano. Ora però bisogna mantenerlo per evitare che i No-Tav abbiano effetti negativi sui risultati. Altri blocchi sarebbero inaccettabili".

Appuntamento a luglio. Il documento, approvato dai sindaci dopo 70 riunioni con 298 audizioni e la consulenza di sessanta esperti internazionali, passa ora al tavolo politico, che verrà convocato a Palazzo Chigi a metà luglio, ma sarà anche discusso dai consigli comunali e nelle assemblee pubbliche della Valle di Susa.

(30 giugno 2008)

Lun, 30/06/2008 – 17:38
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