[Trento] Presentazione di "Dimenticare Fukushima" a El Tavan
Mercoledì 15 marzo dalle 20.30
allo spazio anarchico El Tavan (Via dei Muredei 34/3 - San Pio X - Trento)
Presentazione del libro
DIMENTICARE FUKUSHIMA
di Arkadij Filin, uno degli 800.000 liquidatori mobilitati e sacrificati durante la catastrofe di Cernobyl'
Lungi dall'essere una specificità giapponese, la catastrofe nucleare avvenuta a Fukushima nel marzo 2016 ci riguarda da vicino. Perché nelle strategie messe in atto dallo Stato giapponese e dai suoi alleati nucleocrati per gestire le terribili conseguenze dell'incidente (nell'immediato e nel lungo periodo) e rimuoverne la percezione a livello globale – mascherandolo come una catastrofe "naturale" – si manifesta la chiara volontà di sfruttare il disastro per aumentare il senso di dipendenza degli individui dalle istituzioni e dai suoi apparati, ossia dai maggiori responsabili del disastro stesso.
In un mondo in cui "la frequentazione assidua dei disastri ce ne fa perdere la realtà", l'inerzia della catastrofe nucleare pone due scelte: accettare l'eventualità che un giorno – come succede oggi in molte città e zone del Giappone – lo Stato distribuisca dosimetri da portare al collo o da impiantare nelle strade, istruendoci quotidianamente sulla dose di radioattività giudicata "tollerabile", oppure battersi in ogni luogo non soltanto contro gli interessi specifici dell'industria nucleare ma contro quella riduzione della vita allo stadio tecno-scientifico che ne alimenta la necessità e passa attraverso la misurazione e catalogazione di ogni nostro gesto quotidiano.
"La vera catastrofe nucleare non sta nel fatto che tutto si fermi ma che tutto continui"
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