Usa Elf - Frank Ambrose, l'infame

fonte: associated press | infoshop.org

Detroit – I procuratori federali stanno chiedendo un’immediata interruzione della condanna nei confronti di Frank Ambrose, accusato di un incendio all’Università dello Stato del Michigan, ammettendo pubblicamente per la prima volta il suo ruolo di infiltrato nei gruppi dell’ecologismo radicale.

Frank Ambrose di Detroit ha registrato 178 conversazioni riguardo altri obbiettivi, esponendosi a veri rischi per aiutare l’FBI.

La pubblica accusa in carico ha dichiarato che la sua cooperazione è stata irreprensibile, sia in termini di tempo che di sforzi dedicati alle forze dell’ordine federali. Il procuratore ha chiesto al giudice di ridurre a 8-10 anni la condanna chiesta per Ambrose, molto sotto i 20 anni previsti come tetto massimo per il reato in questione.
Durante il capodanno del 1999 un’esplosione con relativo incendio causarono oltre un milione di dollari di danni al padiglione di agraria dell’università del Michigan, attacco rivendicato successivamente come protesta dell’ELF (Earth Liberation Front) contro le colture geneticamente modificate.

A marzo 2008, più di otto anni dopo, Ambrose si è dichiarato colpevole per quanto riguarda la cospirazione di quell’attacco e di un altro incendio che danneggiò macchinari per il disboscamento, sempre in Michigan. Si è inoltre dichiarato responsabile di varie altre azioni compiute tra il ’99 e il ’03, tra cui sei incendi di barche e cantieri edili in Michigan e Indiana. Le proprietà distrutte ammontano a 2 milioni e mezzo di danni.

Frank Ambrose, 33 anni, è diventato un informatore nel 2007, dopo aver commesso un grave errore: lasciare appunti personali, scritti, una maschera antigas, esplosivo M-80 e altri averi in un bidone nell’area di Detroit. Un uomo che stava frugando nei bidoni avvertì le autorità del ritrovamento, e subito perquisirono casa di Ambrose.

Collaborò per l’incriminazione di una sua coimputata, l’ex-moglie Marie Mason, la quale si è recentemente dichiarata colpevole dell’incendio all’università del Michigan; ma la cooperazione di Ambrose travalica i confini del Michigan.

La pubblica accusa afferma che Ambrose ha viaggiato sette volte fuori dallo Stato per raccogliere informazioni e registrare conversazioni. Il procuratore Hagen Frank ha dichiarato che “certe volte l’accusato si è trovato in località isolate con altri estremisti, indossando registratori dell’FBI e mettendo quindi a rischio la propria incolumità se scoperto.”

Il supporto di Ambrose ha significato per l’FBI un notevole incremento delle proprie conoscenze inerenti non solo le azioni degli estremisti, ma la metodologia, gli accorgimenti per la sicurezza e la psicologia di ELF e movimenti correlati.

Non ci sono prove che la collaborazione di Ambrose abbia prodotto arresti al di fuori del Michigan, ma ha di certo contribuito a rinvigorire le indagini sui gruppi dell’ecologismo radicale.

La difesa di Ambrose concorda con l'accusa e loda l'accurata descrizione della collaborazione del suo assistito.

Dom, 12/10/2008 – 19:50
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